I Bancomat vanno in tilt consentendo prelievi illimitati: prima che se ne accorgessero, i clienti gli hanno spazzolato oltre 40 milioni

di Paolo Cagnoni per IlParagone

A volte anche alle Banche capita di “perdere” i soldi. Ma quello che è successo alla più grande Banca Commerciale dell’Etiopia è davvero insolito. E ha assunto proporzioni notevoli. Nella notte fra venerdì e sabato, infatti, a causa di un “problema tecnico” i clienti di una delle tre banche pubbliche del Paese hanno potuto ritirare più soldi di quanto ne avessero sui loro conti. L’istituto si è accorto del problema solo il sabato mattina, giorno in cui sono state bloccate le transazioni. Sono stati molti i clienti che sono riusciti a prelevare denaro o a trasferirlo in conti aperti in altre banche. In particolare, a effettuare operazioni sono stati soprattutto studenti, che avevano avuto informazioni sul problema tecnico attraverso un passaparola avvenuto su Telegram e Whatsapp.

Alcuni testimoni hanno raccontato alla divisione etiope della Bbc che, nella notte, si sarebbero formate file di persone davanti ai bancomat nei campus universitari. Almeno sinché è giunta la Polizia per fermarli. Molti studenti, però, hanno continuato a trasferire somme di denaro presso altre banche. Il Presidente dell’Istituto di credito, Abe Sano, ha dichiarato che in quel periodo di tempo sarebbero stati effettuati addirittura 490.000 bonifici. Alcuni giornali hanno riportato che la perdita per la Banca si aggirerebbe intorno a un valore pari a 40 milioni di Euro. Che in ogni caso, ha sottolineato il Presidente Sano, sarebbero una piccola cifra rispetto all’attività totale dell’istituto.

A seguito dell’accaduto, i conti da cui sono partiti i bonifici sono stati bloccati. E il recupero di quel denaro sarebbe più semplice grazie alla collaborazione con le altre banche involontariamente coinvolte. L’istituto sta ora cercando di riavere indietro le somme ritirate attraverso i Bancomat. Abe Sano ha fatto sapere che per chi restituirà il denaro non sono previste sanzioni penali. Ma alcuni studenti che si sono presentati spontaneamente per compiere l’operazione sono stati fermati per essere interrogati. La Banca, a proposito dell’incidente, ha specificato che “non si è trattato di un attacco informatico”, ma solo di un “inconveniente durante regolari attività di manutenzione”. Inconveniente, però, costato molto caro. Ora bisogna vedere se questa grossa somma di denaro potrà essere completamente recuperata.

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