tratto da Quotidiano Nazionale
Ira di Mosca per le esercitazioni nell’Artico della Nato: “E’ una provocazione, possibili incidenti”
Il viceministro degli Esteri russo, Alexander Grushko, ha annunciato che la Russia sta “seguendo da vicino” queste attività e ha affermato che Mosca ha “tutti gli strumenti” per supervisionare queste manovre
Le autorità russe mostrano immediamente il disappunto per l’esercitazione Nordic Response, che ha preso il via ieri nell’Artico.
Mosca ha definito “provocatorie” le azioni della Nato nelle zone più settentrionali di Finlandia, Norvegia e Svezia. E hanno messo in guardia su possibili “incidenti militari”. Il viceministro degli Esteri russo, Alexander Grushko, ha annunciato che la Russia sta “seguendo da vicino” queste attività e ha affermato che Mosca ha “tutti gli strumenti” per supervisionare queste manovre.
“Qualsiasi esercitazione aumenta il rischio di incidenti militari“, ha aggiunto, assicurando che “saranno prese tutte le misure necessarie per garantire la capacità di difesa della Russia” prima di rammaricarsi del fatto che queste azioni “contribuiscano solo a diminuire la sicurezza europea e creino ulteriori rischi” sulla scena internazionale.
Le manovre dureranno fino al 14 marzo, con la partecipazione di 13 paesi dell’Alleanza, 20.000 soldati, 110 aerei e 50 unità navali. Nordic Response fa parte della serie di esercitazioni Steadfast Defender 24 della Nato e serve a simulare la risposta un attacco da Est a Paesi dell’Alleanza.
Nato nell’Artico, la Russia minaccia: “Possibili incidenti militari”
tratto da Libero
La Nordic Response 2024 fa parte della serie di esercitazioni Steadfast Defender. L’evento avrà il suo punto focale nella Norvegia settentrionale, in Svezia e in Finlandia, nonché nei corrispondenti spazi aerei e marittimi, e impegnerà oltre sottomarini, fregate, corvette, portaerei e varie navi anfibie, come ha specificato il comando aereo della Nato (Aircom), con sede nella città tedesca di Ramstein.
A rendere ancora più delicata la situazione sono le ultime dichiarazioni rilasciate dal vice presidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitri Medvedev, che durante un forum dedicato ai giovani, come riporta la Tass, ha detto: “La minaccia principale ora è la minaccia di un conflitto nucleare. Oggi questa minaccia è cento volte più grande rispetto a quella del 1962, durante la crisi missilistica cubana”. E ancora: “Siamo onesti, allora non eravamo in guerra con gli Stati Uniti, stavamo solo misurando le nostre capacità, niente di più, ma ora stanno combattendo con noi, guardate cosa sta succedendo”.
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