Maria Venturi, giornalista, scrittrice, sceneggiatrice e direttrice di noti settimanali italiani, è scomparsa a Brescia all’età di 90 anni. Nata a Venezia il 1° agosto 1933, Venturi si era trasferita da bambina in Lombardia, dove aveva poi costruito la sua famiglia e la sua carriera. La sua scomparsa segna la fine di un’era nel mondo editoriale e televisivo italiano, lasciando un vuoto incolmabile tra colleghi, lettori e spettatori che hanno amato il suo lavoro.
Carriera Giornalistica: l’inizio con Novella
Venturi aveva iniziato a pubblicare racconti giovanissima sul settimanale Novella, per poi diventare corrispondente e infine direttore dello stesso, trasformato in Novella 2000 sotto la guida di Enzo Biagi. La sua direzione, sebbene breve, è stata significativa per il settimanale, che ha visto un’intensa attività di rinnovamento e una maggiore attenzione verso le dinamiche sociali e culturali italiane.
Maria Venturi non si è limitata alla carriera giornalistica; ha anche scritto numerosi romanzi, molti dei quali sono stati trasformati in film e serie televisive di successo. Il suo primo romanzo, “Storia D’Amore“, pubblicato nel 1984 con Rizzoli, ha aperto la strada a una serie di opere letterarie apprezzate dal grande pubblico. Tra queste, “Mia per sempre“, che ha ispirato un film in due puntate su Rai 1, e “Incantesimo“, trasformato in una delle soap-opere più amate della televisione italiana, di cui è stata coautrice per sette stagioni.
La sua abilità di narratrice ha trovato espressione anche in “Butta la luna“, un altro dei suoi romanzi diventato serie tv, e nelle serie “Orgoglio” e “Paura di Amare“, dove ha lavorato come autrice, dimostrando una versatilità e una sensibilità uniche nel catturare l’attenzione e l’affetto del pubblico.
Ultimi Anni e Eredità
Il suo ultimo lavoro, “Cuore matto. I mantra per una relazione felice“, pubblicato nel 2019, testimonia il suo impegno continuo nel cercare di offrire al pubblico strumenti per comprendere e migliorare le dinamiche relazionali.
La scomparsa di Maria Venturi lascia un vuoto in coloro che hanno seguito e apprezzato il suo lavoro per decenni. La sua eredità, tuttavia, vive nei suoi scritti, nelle pagine dei giornali che ha diretto e nelle storie che ha portato sullo schermo, continuando a ispirare lettori e spettatori. Venturi sarà ricordata non solo come una figura chiave nel panorama culturale italiano, ma anche come una donna che ha saputo raccontare con sensibilità e intelligenza le sfumature dell’animo umano.
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