Il geologo Mario Tozzi, passato dai sassi al finto ambientalismo peggio di un Cecchi Paone qualsiasi. Interviene su Facebook per propagandare il piano dei criminali di Davos volto a levare alle prossime generazioni qualsiasi veicolo personale prendendosi una sacrosanta valanga di insulti: “Limite 30 km/h subito anche a Roma e nelle altre cittĆ italiane. Per salvare vite e abbandonare l’auto privata. PerchĆ© la maggior parte delle cittĆ italiane ĆØ stata costruita per i cavalli, le carrozze e gli uomini a piedi, non per i suv nĆ© per i tir.”
Tra le risposte spicca quella del Generale Mario Vannacci: “Come rendere impossibile la vita nelle cittĆ a chi lavora. Come la tanto declamata Parigi che, grazie alla sua sindaca, si ĆØ svuotata della gente comune che l’ha caratterizzata per secoli e si ĆØ riempita di bourgeois-bohĆØme (Bobo)….contenti loro! A Milano facciano quello che vogliono ….. saranno i Milanesi a giudicare.”
Il giornalista di Motorsport Marco Meli affonda il parassita come si deve: “Quello delle cittĆ 30 ĆØ uno slogan elettoraleā¦inutile anche solo commentare per ragionare, chi lo propone neppure vuol dialogare. Dice che in Europa ĆØ cosƬ quando non ĆØ vero, e chi ha viaggiato in auto (come faccio sempre io) lo sa. Ci sono giĆ zone 30 nelle nostre cittĆ che nessuno rispetta e nessuno fa rispettare. Mettere velox non farĆ altro che stressare le persone giĆ stressate da pandemia e aumenti. Le persone hanno bisogno di riprendersi dalla pandemia, invece non si fa altro che metterle sotto pressione.”
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Parigi sarebbe popolata soltanto da “bourgeois-bohĆØme” ovvero: radical chic???
L’ultima volta che sono stato a Parigi, dove avrebbe dovuto trovarsi “la gente comune” non ho visto parigini, ne europei: tutti afro-islamici e non credo che fosse colpa del limite a 30 Km/h
magari non ho cercato bene, oppure non ho frequentato i circoli “radical chic” che frequenta Vannacci
Tozzi ĆØ un propagandista di regime, non va ad imbrattare La Gioconda ma, peggio, diffonde la propaganda nelle scuole, imbrattando le menti dei giovanissimi.