Bologna a 30 all’ora, piovono le multe. La città si divide sul provvedimento del sindaco
Bologna è la prima città italiana a sperimentare il limite dei 30 all’ora in tutte le strade cittadine. Il provvedimento è attivo da sei mesi, ma solo da ieri è diventato effettivamente operativo e sono piovute anche le prime multe. In città – si legge su Il Corriere della Sera – sei pattuglie della polizia locale, tre telelaser e cinque infolaser, aiuteranno a fare entrare la rivoluzione nella testa dei cittadini. E non sarà facile. Primo bilancio al termine della giornata d’esordio: 7 sanzioni per il superamento dei 30, 5 per aver violato i 50 (in viali e circonvallazioni, uniche eccezioni). Un successo per chi sostiene le scelte del Comune, un insopportabile danno per chi non ci sta e promette barricate. Il signor Sergio Baldazzi avrebbe volentieri rinunciato a questa improvvisa notorietà: primo multato nell’era di Bologna Città 30. Si dispera: “L’hanno fatta sporca, proprio sporca“.
“Stavo “correndo” a 39 chilometri all’ora. Mi daranno il Tapiro di Striscia la notizia. Chi è mai stato multato per andare a questa velocità?”. Sergio Baldazzi è il titolare di un negozio di gioielleria. Alle 10 di ieri mattina – prosegue Il Corriere – il telelaser in via Azzurra lo ha proclamato primo sanzionato di Bologna. Se farò ricorso? Non ho tempo, io lavoro. Della città a 30 all’ora ne ho parlato con gli amici, abbiamo fatto delle serate. Credetemi, ne sono saltate fuori di tutti i colori…“. Ma c’è anche chi sostiene l’iniziativa del sindaco Lepore: “Mia figlia – dice Pier Giorgio Verdi, papà di una ragazzina di 13 anni investita in città – stava attraversando sulle strisce ed è stata travolta. Questo è un cambiamento necessario“.
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