Selvaggia Lucarelli e il suo gentile bamboccio hanno il coraggio di lamentarsi! Dopo il suicidio della ristoratrice di Lodi pretendono di passare per vittime raccontando di ricevere messaggi ‘irripetibili’

Estratto da www.repubblica.it – Estratti

Un’altra gogna mediatica è partita. Dopo quella che ha portato al suicidio di Giovanna Pedretti per il post pubblicato con la risposta a una recensione sulla sua pizzeria, ecco che gli attacchi si sono scatenati contro Selvaggia Lucarelli e Lorenzo Biagiarelli che avrebbero messo in dubbio la veridicità di quel post, pubblicato secondo i due ad arte dalla ristoratrice solo per farsi pubblicità.

La Lucarelli ha pubblicato su Instagram le minacce che sta ricevendo in queste ore. “So dove abiti, veniamo a casa tua a pestarti”. E ancora “Guardati le spalle perché hai le ore contate, ti accoltello quando meno te lo aspetti. Non è uno scherzo ma l’ultima che hai fatto la pagherai pesantemente. Ti sgozzo come un maiale”. Non solo sui social, ma anche nelle mail: “Vergognati, hai istigato al suicidio una povera donna: assassina sei deplorevole”. E un’altra utente scrive: “Fai veramente schifo, vergognati”.

La gogna social

Il primo tassello della vicenda è la pubblicazione di un post Facebook nella mattinata di giovedì 11 gennaio, in cui la pizzeria Le Vignole, gestita dalla 59enne insieme al marito, denunciava la recensione negativa di un utente, che lamentava di essersi ritrovato nel locale accanto “a dei gay e a un ragazzo in carrozzina che mangiava con difficoltà”.

La risposta pubblicata dalla titolare – “non tornare da noi, a meno che non ritrovi in sé i requisiti umani che nel suo atteggiamento sono mancati” – era rimbalzata il giorno dopo su tutti i quotidiani, garantendole il plauso del tribunale dei social e anche quello della ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli.

Ma la gloria è stata fugace. In post su Instagram di qualche ora dopo, Lorenzo Biagiarelli, chef e personaggio televisivo, solleva dei dubbi sulla veridicità della recensione, parlando di un fotomontaggio. Nel post racconta di averla incalzata con alcune domande per telefono, senza avere però ricevuto una risposta adeguata ai propri dubbi. Poco dopo, il post viene ricondiviso da un account con molti più follower, quello della compagna Selvaggia Lucarelli.

Da quel momento, sulla pagina Facebook della pizzeria i commenti negativi iniziano a superare i complimenti. “Che infami, sfruttare tematiche del genere al proprio tornaconto per nascondere le magagne. Gentaglia” scrive un utente. “Questo non è marketing, questa è infamia” si accoda un altro.

(…)

L’indagine per istigazione al suicidio

I carabinieri indagano per risalire all’identità del computer o dello smartphone dal quale è partita la recensione online.

I militari chiederanno a Google una risposta per chiarire ogni dubbio – la donna non ha lasciato biglietti di addio – nell’inchiesta della Procura di Lodi che ora procede per istigazione al suicidio, ipotesi che consentirà oggi e nei prossimi giorni gli approfondimenti e gli accertamenti tecnici necessari.

Le indagini procedono anche per chiarire ogni aspetto di quando accaduto domenica mattina quando la donna, dopo essere uscita di casa in auto all’alba, si sarebbe tagliata le vene dei polsi per poi gettarsi nelle acque del Lambro. Sulla pista del suicidio, infatti, non sembrano più esserci dubbi.

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