Autovelox segati in due, la beffa meravigliosa se vieni beccato e denunciato: la multa prevista inferiore a quelle

Estratto dell’articolo di Pierangelo Sapegno per www.lastampa.it

L’hanno chiamato Veloman. O anche Fleximan. Perché non ha il senso del ragno di Spiderman, e non ha il cuore indistruttibile di Iron Man o l’amuleto del Dottor Strange, ma solo un flessibile per le sue missioni da giustiziere fuorilegge. Un flessibile a batteria. È con quello che distrugge autovelox, tagliando la base della colonnina su cui è posto l’apparecchio. Li fa cadere a terra e poi scompare.

Una, due, tre, otto volte, e ieri ancora: sono nove, in pochi mesi. E se lo rimettono nuovo, come è capitato a Bosaro, Rovigo, sulla statale 16, dove aveva colpito per la prima volta la notte del 19 maggio, lui ritorna e zac! Zorro non perdona. Lo Zorro degli automobilisti.

Sui social è diventato un idolo. «Sei il nostro eroe, non fermarti». Agli affollati tempi del web basta poco per diventare eroi. Ma si fa in fretta anche a venir giù da quei podi. Nonostante Fleximan lo raccontino sempre come un sabotatore solitario, gli inquirenti sono più propensi a pensare che dietro di lui si nasconda invece una banda. Che agisca da solo o no, in ogni caso sta facendo proseliti, come dimostra l’ultimo colpo, molto lontano dalla provincia di Rovigo, dove aveva sempre colpito fino a ieri.

Questa volta è entrato in azione sul Passo Giau, nel Bellunese, sopra Cortina, abbattendo uno degli autovelox che fa più multe in Italia, 552.367 euro d’incasso all’anno iscritti regolarmente a bilancio, a fronte di 4596 verbali (3132 dei quali a cittadini stranieri, perché evidentemente correre troppo non è un peccato di nostra esclusiva pertinenza). […]

Lo Zorro degli automobilisti, fra epigoni e affezionati tifosi, è pure riuscito a scatenare un dibattito sulla eccessiva severità di questi «strumenti persecutori». L’Associazione nazionale dei consumatori Altvelox ha preso le sue difese: «Siamo davanti a una vera e propria ribellione dei cittadini verso quelle amministrazioni locali che in nome della sicurezza stradale stanno abusando dei rilevatori elettronici delle velocità». […]

Noi però siamo anche un paese leguleio, di leggi, lacciuoli e codici avversi, di indecifrabile lettura per i comuni cittadini. E alla resa dei conti che cosa rischia davvero chi rompe un autovelox? Il reato è regolato dall’articolo 635 del codice penale: chi volontariamente distrugge beni mobili altrui rischia una sanzione da 100 a 8mila euro. Ancora più grave sarebbe il danneggiamento aggravato.

Ma nel 2005 a Firenze un magistrato che doveva giudicare un cittadino che aveva rotto a sassate un autovelox, ha ritenuto doveroso applicare non già l’articolo 635 del codice penale, ma una norma più specifica e ritenuta più adatta al caso, cioè l’articolo 15 del codice della strada, che punisce con una semplice sanzione amministrativa il colpevole: chiunque danneggi «gli impianti pertinenti alle strade» dovrà pagate una multa «compresa tra un minimo di 42 euro e un massimo di 173».

Quanto costa invece l’eccesso di velocità? Se superi fino a 40 chilometri orari il limite la sanzione è identica, da 42 a 173. Nei casi più frequenti, statistiche alla mano, da 40 a 60, si sale da 543 euro a 2170. Oltre i 60, da 845 a 3382, e patente sospesa. Fate un po’ i conti. Siamo proprio uno strano Paese.

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