Paola Cortellesi, attrice e soprattutto regista, ha inaugurato l’anno accademico dell’università Luiss Guido Carli con un monologo sul sessismo nelle fiabe. La star dei botteghini con C’è ancora domani ha spiegato che le favole sono piene di quei luoghi comuni che costruiscono l’immaginario collettivo delle donne. E l’unica dote delle protagoniste è quella di essere belle. Mentre il potere salvifico è affidato agli uomini. Soprattutto se potenti, come il Principe Azzurro. Mentre «Biancaneve faceva la colf ai sette nani».
Le donne, invece, spesso sono personaggi negativi, come la strega di Biancaneve. Poi, racconta oggi La Stampa, la provocazione: «Siamo sicuri che se Biancaneve fosse stata una cozza il cacciatore l’avrebbe salvata lo stesso?». E ancora: «Perché il principe ha bisogno di una scarpetta per riconoscere Cenerentola, non poteva guardarla in faccia?».
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