Sanzioni alla Russia, un boomerang per l’Ue: hanno fatto i conti. Quanto ha pagato in più e chi ha arricchito. Le cifre da capogiro

A partire da febbraio 2022, vale a dire da quando Bruxelles ha iniziato a imporre le famose sanzioni alla Russia, quanto hanno perso gli stati dell’Unione Europea? Secondo quanto riportato da uno studio di Sputnik, agenzia di stampa russa governativa, e ripreso da Il Giornale d’Italia, la cifra da capogiro è di circa 185 miliardi di euro in eccesso per le importazioni di gas. La spesa media mensile per l’importazione di gas nell’UE è salita così a 15,2 miliardi di euro, mentre l’anno prima era di circa 6 miliardi di euro. Per questo ora sono in molti a dire che le sanzioni alla Russia sono in realtà diventate sanzioni all’Europa stessa, in particolar modo per l’Italia. Chi ci ha guadagnato in tutta questa giostra?

Mentre i cittadini europei non sanno più come fare per sostenere i costi dell’energia, secondo l’analisi di Sputnik basata sui dati Eurostat, gli Stati Uniti hanno racimolato profitti stimati in 53 miliardi di euro. Altri paesi che hanno beneficiato delle sanzioni dell’UE, che hanno prodotto la necessità di trovare alternative all’energia russa, sono il Regno Unito (27 miliardi di euro), la Norvegia (24 miliardi di euro) e l’Algeria (21 miliardi di euro). Attenzione: ma anche la Russia stessa. E questo è il vero paradosso. Perché Mosca ha aumentato i volumi di fornitura sia per aumento dei prezzi, sia per aver venduto ad altri Paesi, Cina in primis. Ricevendo ulteriori 14 miliardi di euro. Stessa cifra guadagnata dal Qatar.

L’Europa ha dunque dovuto pagare in eccesso circa 185 miliardi di euro. “Le entrate del bilancio russo derivanti dal petrolio e dal gas hanno superato in modo significativo quelle dell’anno scorso da settembre, nonostante le pressioni esterne” ha affermato con soddisfazione all’inizio dell’autunno il primo ministro russo Mikhail Mishustin.

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  1. Dunque, visto i risultati, NON erano sanzioni contro la Russia, ma contro l’Europa da parte delle locuste USA-UK.
    Che non vengano a raccontarci che non l’avevano previsto.
    Alle sanzioni aggiungiamo la distruzione del gasdotto.
    A chi giova tutto questo: USA e UK producono gas e (guardacaso) anche la Norvegia (a due passi dall’esplosione del gasdotto) produce gas.
    Gli USA stanno facendo pressioni e favori alle aziende europee che decidono di trasferirsi negli USA
    Le locuste finanziarie USA-UK hanno come strategia, di impedire con ogni mezzo (due guerre mondiali) che l’Europa si unisca alla Russia, all’Asia formando un supercontinente, pacifico e dedito agli scambi via terra, rendendo USA-UK quel che sono: irrilevanti rifiuti di periferia che galleggiano al largo dell’Atlantico.

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