Lorenzo muore a 38 anni: per il medico era soltanto influenza, poi si scopre al momento del ricovero che era malaria. Era tornato da poco dall’Africa per lavoro

Lorenzo Pagliari, 38 anni, tecnico informatico che lavorava con il colosso cremonese della lavorazione dei cereali Ocrim, è morto di malaria. L’uomo era stato in Camerun per la sua azienda ed era tornato a Cava, in provincia di Cremona, lo scorso 13 dicembre. Il 26 dicembre ha cominciato ad accusare pesanti sintomi influenzali, che sono stati trattati come tali dal medico che lo ha visitato. Poi la situazione è precipitata, richiedendo un ricovero d’urgenza in terapia intensiva, la diagnosi di malaria, il coma e la morte sopraggiunta il 31 dicembre.

Lorenzo Pagliari, la disperazione della madre: “Com’è possibile morire di malaria nel 2024?”

Cristina, mamma di Lorenzo, è disperata. “Com’è possibile morire di malaria a Cremona nel 2024?“. La donna, inconsolabile, non avrà risposta. Il figlio è morto dopo essere entrato in coma a soli 4 giorni dall’esplosione dei sintomi della malaria. La diagnosi dell’infettivologo è arrivata soltanto quando il giovane era già in terapia intensiva. Una diagnosi tardiva, secondo la famiglia, che sta valutando azioni legali nei confronti dell’ospedale Maggiore di Cremona.

Alberto Righi, dirigente della Struttura Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro di Ats della Val Padana: “Il Servizio si attiverà per le verifiche, prevedendo l’apertura di un fascicolo da parte della Procura per una nostra attività di indagine quale approfondimento delle responsabilità”.

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