Pazza irresponsabile! Il consiglio allucinante della virologa del PD pubblicato a piena pagina dal Corriere fa sbottare sui social un medico perbene

dalla pagina Facebook del dottor Maurizio Matteoli

Ecco!
Risposte come queste, ospitate oltretutto sul più diffuso quotidiano italiano, dovrebbero essere stigmatizzate come “irresponsabili”, termine che utilizzo perché, nonostante tutto, rimango una persona educata.


La signora in questione chiede: “Ho ricevuto quattro dosi di vaccino anti Covid e ho anche avuto la malattia un anno e mezzo fa, in forma leggera. Pochi giorni fa ho chiesto di poter ricevere la dose autunnale. Sorpresa: in un paio di farmacie me l’hanno sconsigliata. Stesse perplessità del medico di famiglia.
Idem il cardiologo, che mi ha suggerito la conta degli anticorpi. Conta altissima, con conseguente sconsiglio determinato a evitare la vaccinazione. Questa esperienza non sarà capitata solo a me. È vero che chi ha una buona dose di anticorpi nel sangue non dovrebbe vaccinarsi?”
La risposta corretta dovrebbe essere che i 2 farmacisti, il medico di famiglia e il cardiologo, considerate le loro risposte, devono essere considerati ottimi professionisti, ben preparati e che quindi la signora fa bene a seguire il loro consiglio.
Ed ecco invece cosa risponde la professoressa Antonella Viola (ho messo in maiuscolo i passi più “interessanti”). A voi la scelta se farvi una risata o “innervosirvi” di brutto:
“La lettrice solleva una questione cruciale che sta mandando in crisi la campagna vaccinale per il richiamo annuale contro Covid : ALCUNI OPERATORI SANITARI NON SONO PREPARATI A SUFFICIENZA IN IMMUNOLOGIA E FORNISCONO QUINDI RISPOSTE CONFUSE O DEL TUTTO ERRATE AI CITTADINI. Con la conseguenza di scoraggiare persino i più solerti e responsabili. Il primo grave errore che si compie è quello di continuare a contare le dosi: che senso ha oggi parlare di quinta dose? Abbiamo mai contato le dosi annuali del vaccino per l’influenza? Non mi pare. E quindi, così come non esiste la diciottesima o ventunesima dose di vaccino antinfluenzale, allo stesso modo non c’è una quinta dose di vaccino anti Covid ma, per entrambi i virus, sono disponibili – e raccomandati – i richiami dell’autunno/inverno 2023
Fatta questa premessa, entro nella questione specifica sollevata dalla lettrice e le domando (in realtà la domanda andrebbe posta a chi le ha suggerito di misurare gli anticorpi): lei fa il dosaggio di anticorpi prima del richiamo per l’influenza? O prima di quello per il tetano? Non si fa, non è previsto e questo per due ottime ragioni.

LA PRIMA E PIÙ IMPORTANTE È CHE I VACCINI DI CUI STIAMO PARLANDO – INCLUSO QUELLO PER IL COVID – SONO SICURI E QUINDI NON C’È ALCUN PROBLEMA NELL’EFFETTUARE UNA DOSE DI RICHIAMO PUR AVENDO UN BUON TITOLO ANTICORPALE.

LA SECONDA È CHE NON ABBIAMO STRUMENTI PER STABILIRE QUALE SIA LA SOGLIA PROTETTIVA O, IN ALTRI TERMINI, UNA VOLTA FATTO IL TEST E MISURATI GLI ANTICORPI, CHI SI ASSUME LA RESPONSABILITÀ DI DIRE CHE CON QUEL DATO TITOLO ANTICORPALE UNA PERSONA È AL SICURO E NON POTRÀ AMMALARSI?
Nessuno. La quantificazione degli anticorpi al fine di decidere se fare il richiamo annuale anti Covid non ha dunque alcun senso.
Non conosco l’età e lo stato di salute della lettrice – che nel suo messaggio non fa riferimento però a una sua situazione particolare per la quale il richiamo dovrebbe essere evitato o rimandato -, ma in linea generale mi sento di ribadire la grande importanza dei richiami contro Covid e influenza, soprattutto per le categorie di cittadini fragili individuate dal Ministero della Salute.
In questo mare di disinformazione, la buona notizia è che le aziende farmaceutiche stanno lavorando affinché il prossimo anno il richiamo per i due virus possa avvenire attraverso un’unica somministrazione e, in questo modo, si spera di superare lo scetticismo e le difficoltà che la lettrice ha incontrato nel suo giusto tentativo di farsi vaccinare.”
Ma si può continuare così??!!
P.S. io mi “innervosisco”!
https://www.corriere.it/…/vaccino-covid-anticorpi…

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  1. Che consigli fantastici! Gli “studi” fatti sui sieri covid li eseguono contando solo gli anticorpi e non sanno se sono sicuri e nemmeno se sono efficaci, quindi qui non si arriva nemmeno alle nozioni di immunologia, ci si ferma alla semplice logica. Se la conta serve per vendere una porcheria come i sieri covid perchè la conta degli anticorpi non puo’ servire se decidere che sono abbastanza e saltare l’iniezione? E comunque se hai molti anticorpi dopo 6 mesi dalla malattia o dalla iniezione è molto probabile che hai ancora la proteina spike in circolo ed è non è una buona notizia.

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