Chiara Ferragni è stata travolta dal clamore generale per lo scandalo del Pandoro Balocco e, nelle ultime ore, alcuni dei suoi amici vip hanno preso le sue difese via social.
Chiara Ferragni: gli amici la difendono
Sui social si è scatenato un vero e proprio putiferio contro Chiara Ferragni, multata dall’Antitrust per il caso dei “pandori griffati”. Nelle ultime ore l’influencer si è scusata pubblicamente e ha fatto sapere che devolverà 1 milione di euro in beneficenza. Nel frattempo in tanti tra fan, amici e colleghi hanno preso le sue difese: “Ti fa onore questo messaggio pubblico. Mai che a farlo sia qualcuno che ci rappresenta nella vita pubblica. Mai. Ancora una volta il fallimento di una classe politica in termini di onestà e dignità. Sempre con te”, ha scritto lo storico amico dell’influencer, Angelo Tropea.
A lui si è aggiunto il truccatore Angelo Tropea, che ha scritto: “Chiunque abbia incrociato il tuo cammino riconosce la tua bellezza, la generosità e la purezza. Sempre con te. I love you”. Tra coloro che hanno espresso la loro solidarietà vi sono anche Paola Turani, l’Estetista Cinica e Luca Argentero (che hanno pubblicato delle emoticon a forma di cuore o di mani in segno di preghiera tra i commenti al post dell’influencer). Alla vicenda seguiranno ulteriori sviluppi?
Estratto dell’articolo di Maria Laura Rodotà per “La Stampa”
Ripetiamo insieme: Giorgia Meloni è il capo del governo; Chiara Ferragni non è il capo dell’opposizione. Ma in questi giorni sembra lo sia, beneficenza dubbia e tutto. Vien fuori come la Khodorkovsky che meritiamo. O la Walter Rathenau delle influencer, o una moglie di Sumahoro caucasica, o una Wanna Marchi allungata. E altro. Più che altro, lei è altro.
È una di quelle giovani donne imprenditrici-girlboss negli ultimi anni, celebrate e criticate. Dalla balcanizzazione comunicativa dei social è uscita vincente e molto ricca. E decisa a esserlo sempre più, e ora accusata di aver lucrato su dolci festivi, panettoni e uova di Pasqua meno benefici del previsto. È uno scandalo nazionale perché i Ferragnez li seguiamo quasi tutti, anche noi che non compriamo le sue cose e non sentiamo le canzoni del marito Fedez.
E però lo troviamo un padre commovente e tutti i giorni guardiamo il reality della sua famiglia su Instagram (soprattutto per la piccola Vitto, noi con l’orologio biologico della nonna siamo ossessionate dalla Vitto; e c’entra pure questo, nella più interessante diversione mediatica del 2023).
Lo scandalo ha ispirato Meloni e i suoi. La premier ha attaccato Ferragni nel discorso di Atreju. L’attacco, la disapprovazione generale, la contrapposizione vengono rilanciate nonstop da talk show di tv e radio di centrodestra e destra. Perché Ferragni è il miglior nemico comune contro cui coalizzare la Nazione.
È riuscita a diventare multimilionaria, è famosa in mezzo mondo, è la nuova icona nazionale del consumo vistoso, ha appena inaugurato un attico gigante con guardaroba più grande della casa di quasi tutti. E tra un panettone e l’altro fa dichiarazioni femministe, va in piazza contro la violenza, ha un marito che si esprime molto, anche lui. Può diventare una nemica di chi guadagna poco o niente e non apprezza la sua ostensione di alberghi stralusso ville sul lago gite in elicottero etc. E di chi vorrebbe le donne al loro posto e non ne sopporta l’imprenditorialità lombardona, la vita mondana bling bling (che è pure quella lavoro), il suo essere femmina e capofamiglia di una specie di clan reale online.
Non si capisce come finirà. Per il momento vince Meloni, contro la losca plutocrate globalista accusata di ben due inganni odiosi. Si è scusata, regala un milione, chissà se basterà. Certo Ferragni, tra alte dimore panoramiche, guerre culturali, tragedie personali, arrembaggi finanziari e scontri tra regine mesciate un po’ palazzo Chigi e un po’ Citylife, è il vero personaggio fantasy italiano. […]
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Uno che è nato al grande fratello e che gli ha dato la visibilità che cercava, cosa volete che faccia se non assecondare chi cerca visibilità come lui? Ognuno mostra ciò che è.