“Rivedere quelle immagini sarà doloroso” processo Ciro Grillo, in aula i video choc della nottata trascorsa con la ragazza che accusa di esser stata stuprata

Il palazzo di giustizia di Tempio Pausania spalanca le porte alla nuova udienza del procedimento penale a carico di Ciro Grillo, Vittorio Lauria, Edoardo Capitta e Francesco Corsiglia, chiamati a rispondere di stupro di gruppo violenza sessuale.

Oggi in aula il video del presunto stupro

Quei 20 secondi per Silvia (il nome è di fantasia) saranno interminabili, ammesso che sia disposta a rimanere in aula e vederli. Perché nessuno – nemmeno il presidente del collegio giudicante Marco Contu, sottolinea oggi Repubblica – può obbligarla ad assistere alla proiezione del video prodotto il 17 luglio del 2019 dagli stessi imputati. «E’ la prova che si è trattato di un rapporto consensuale», aveva tuonato Beppe Grillo dal suo blog il 20 aprile 2021, scatenando la rabbia dei genitori della studentessa italo-norvegese e le reazioni del mondo politico a lui contrario. Il fondatore dei Cinque Stelle, stavolta, seguirà un altro pezzettino della strada giudiziaria di suo figlio da un letto dell’ospedale di Cecina, dove è ricoverato da domenica per accertamenti in seguito ad un malore.

«Rivedere quelle immagini sarà doloroso per la ragazza – ha già detto l’avvocato Giulia Bongiorno (senatrice della Lega e presidente della Commissione Giustizia) – la mia cliente non le ha mai volute vedere». Eppure il video per i quattro giovani rappresenta la prova “regina”: «Non dobbiamo chiedere di vederlo, fa parte degli atti del processo», precisa Enrico Grillo, uno dei difensori, nonché nipote di Beppe. Gli altri avvocati sono Andrea Vernazza, Gennaro Velle, Alessandro Vaccaro, Ernesto Monteverde, tutti del Foro di Genova; più Mariano Mameli ed Antonella Cuccureddu del Foro di Sassari.

Nel corso delle udienza di oggi e domani, sarà di nuovo ascoltata la presunta vittima, dopo le prime due udienze dello scorso novembre, interrotte più volte dai singhiozzi della ragazza durante la rievocazione di quella notte da parte del procuratore capo di Tempio, Gregorio Capasso. A fare le domande, stavolta, saranno gli avvocati della difesa.
Si ripartirà dal racconto della notte iniziata al Billionaire di Flavio Briatore, a Porto Cervo; poi proseguita nella villetta di Cala di Volpe (sempre in Costa Smeralda) in uso alla famiglia Grillo. Qui, secondo quanto aveva denunciato nove giorni dopo Silvia ai carabinieri della Compagnia Piazza Duomo di Milano, prima sarebbe stata violentata da Corsiglia, da solo, poi dagli altri tre in gruppo, dopo averla costretta a bere vodka. Così dice lei, mentre gli imputati sostengono che non vi è stata alcuna forzatura.

Quell’estate in vacanza con Silvia in Sardegna c’era Roberta (anche questo nome di fantasia), studentessa milanese, sua amica e compagna di liceo. Entrambe nel 2019 appena maggiorenni. Quella notte tutte due presenti nella villetta. A Roberta, mentre dormiva sul divano, Ciro, Capitta e Lauria hanno scattato foto oscene. Perciò sono chiamati a rispondere anche di violenza sessuale. La ragazza è difesa da Vinicio Nardo e Fiammetta Di Stefano del Foro di Milano. Oltre al video ci sarebbero anche chat fotografie che potrebbero essere mostrate in aula, nell’udienza che si celebra a porte chiuse. Anche se in una precedenza udienza il consulente informatico della Procura ha detto che le immagini non sarebbero integrali: sarebbero state cancellate delle parti nei telefonini dei quattro imputati. Ed è chiaro che il materiale è al centro dello scontro fra avvocati della difesa da una parte; dell’accusa dall’altra e delle parti civili. Tanto che gli avvocati degli imputati sostengono che anche Silvia avrebbe cancellato alcuni messaggi dal suo cellulare.

Le udienze di oggi e di domani son le ultime due di questo 2023, prima dei prossimi due appuntamenti in aula già fissati per il 31 gennaio e il 1° febbraio 2024.

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