Ai dodici attivisti di Ultima Generazione che lunedì avevano bloccato il tratto autostradale tra Roma e Civitavecchia è stato imposto l’obbligo di dimora. Intanto non potranno allontanarsi dal Comune di residenza. Ieri sono stati processati per direttissima. È caduta l’imputazione per attentato alla sicurezza dei trasporti, ma è stata confermata quella di violenza privata. Gli eco-disturbatori avevano invaso la carreggiata, in direzione Sud, bloccando tutte le corsie e interrompendo la viabilità per circa un’ora. Si era formata una coda lunga sei chilometri. Hanno fermato macchine ma anche ambulanze, e dunque le conseguenze – già gravi – potevano essere addirittura peggiori.
L’INTERVENTO
Alcuni manifestanti si sono incollati le mani all’asfalto, e per staccarli è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. L’intervento della polizia stradale, non senza difficoltà, ha permesso agli automobilisti di rimpossessarsi delle proprie vite e ripartire. Lunedì, portati in questura, tre attivisti erano stati anche denunciati per non avere ottemperato alla misura del foglio di via obbligatorio. Tutti, invece, sono stati denunciati a piede libero per manifestazione non autorizzata. Per due giorni, da lunedì a ieri mattina, gli pseudo-ambientalisti sono rimasti in carcere a Regina Coeli, a Roma. Tra di loro non solo ventenni, ma anche persone di trenta e quarant’anni. In carcere, martedì, hanno ricevuto la visita delle onorevoli di Verdi e Sinistra, Ilaria Cucchi e Francesca Ghirra, le quali hanno protestato contro il governo: «La destra non tollera il dissenso, per questo gli attivisti sono un bersaglio». E ancora: «Gli attivisti finiranno sotto processo, dopo la campagna di criminalizzazione che hanno subito».Nel canale Telegram di Ultima Generazione viaggiano messaggi di questo tenore: «Potranno arrestarci tutti, ma non cambierà il fatto che le alluvioni e la siccità non si possono mettere in carcere». Nelle stesse ore in cui ai dodici veniva imposto l’obbligo di dimora, a Bologna veniva rinviato al 18 gennaio il processo di altri tre attivisti di Ultima Generazione, Ettore, Silvia, Aurora, che il 2 novembre hanno bloccato la tangenziale tra le uscite Fiera e via Stalingrado in direzione Casalecchio. La difesa ha chiesto il rito abbreviato.
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