di Attilio Barbieri per Libero
La campagna a favore della carne artificiale, abilmente pilotata da lobbisti a libro paga dei big del settore, si basa su numerose imprecisioni e altrettanto numerose bufale che media generalmente ben disposti hanno finito per accreditare acriticamente come verità assolute. Purtroppo nel serrato confronto sviluppatosi attorno ai cibi di laboratorio sul banco degli accusati sono finiti subito i dubbiosi, tacciati di oscurantismo e «passatismo» dagli entusiasti sostenitori dei novel food. È vero invece il contrario: a compiere un atto di fede, dicendo «sì» ai cibi artificiali, è chi punta il dito accusatore verso quanti avanzano dubbi sulla sicurezza dei nuovi alimenti. Sono loro a propalare le vere bufale. Ecco le 10 fake news più clamorose, indicate in neretto nel testo e smontate una per una.
1-Con la carne sintetica si azzera l’inquinamento prodotto dagli allevamenti e si dà un contributo decisivo al taglio delle emissioni climalteranti. Nulla di più falso. Anzi: c’è la prospettiva che sia vero esattamente il contrario. Secondo uno studio presentato la scorsa primavera dall’Università della California di Davis, mai confutato, il processo di produzione della carne artificiale nei bioreattori produce emissioni che sono da 4 a 22 volte maggiori rispetto a quelle generate dalla carne bovina naturale. Se poi si allarga il confronto a tutte le carni naturali attualmente disponibili sul mercato mondiale, le emissioni risultano addirittura da 10 a 50 volte superiori. La carne frutto del processo di replicazione cellulare è dunque infinitamente meno sostenibile di quella naturale.
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