Giulia uccisa in maniera violenta e atroce. Sul suo povero corpo i segni di molteplici coltellate alla testa e al collo

“È stato il vostro bravo ragazzo”, questo l’annuncio sui social della sorella di Giulia Cecchettin quando è stato ritrovato il cadavere della giovane vicino il Lago di Barcis, in provincia di Pordenone. La scoperta è stata fatta poco prima di mezzogiorno a una settimana dalla scomparsa dei giovani. Il procuratore di Venezia ha rivolto all’ex fidanzato della vittima un appello: “Costituisciti”. Continuano le ricerche: la sua auto, una Fiat Punto, è stata vista passare in Austria lo scorso mercoledì, a confermare la notizia l’Interpol, si troverebbe in Carinzia.

Giulia uccisa con varie coltellate alla testa e al collo

Giulia Cecchettin è stata uccisa da molte coltellate che l’hanno colpita alla testa e al collo. E’ quanto emerso dall’ispezione cadaverica esterna svolta fino a pochi minuti fa dal medico legale Antonello Cirnelli, alla presenza del sostituito procuratore di Pordenone Andrea Del Missier. Secondo quanto apprende l’Ansa, la giovane presentava anche numerose ferite da difesa alle mani e alle braccia.

L’ha abbandonata al bordo della strada e l’ha lasciata rotolare lungo un dirupo per una cinquantina di metri, fino a quando il corpo di Giulia si è fermato in un canalone. E’ la ricostruzione fatta dalle forze dell’ordine di quanto avrebbe fatto Filippo Turetta. La strada dove è stata trovata Giulia nel periodo invernale viene chiusa fino al 15 aprile, perché impraticabile. Circostanza che, viene fatto notare, non è detto che il giovane sapesse. Il corpo è stato trovato da un’unità cinofila della Protezione civile ed è ancora sul posto per consentire ai Carabinieri del Ris di ultimare i rilievi. A trovare Giulia, è stato un cane della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia.

Il corpo di Giulia è stato recuperato in un canalone della zona del lago di Barcis, uno dei luoghi in cui si erano concentrate le ricerche. Un’evidente frattura alla testa con un’abbondante fuoriuscita di sangue, si presentava così il cadavere al momento del macabro ritrovamento. Le ricerche nei pressi del lago andavano avanti da stamattina: il sito era stato scelto perché si ipotizzava fosse considerabile come uno dei posti ideali per nascondere un corpo, tra quelli presenti lungo l’itinerario percorso da Filippo Turetta.
Il cadavere di Giulia aveva gli stessi abiti che la 22enne indossava al momento della scomparsa. La procura e i carabinieri riceveranno a breve i risultati degli esami sulle macchie di sangue repertate sul marciapiede della strada vicinale della zona industriale a Fossò (Venezia), distante 6 km da Vigonovo. Sul corpo recuperato verranno effettuati i prelievi di tessuto e di sangue per estrarre il profilo genetico e confrontarlo con quello dei familiari di Giulia.

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