Sciopero a La7: per tutta la giornata nessuna trasmissione di propaganda. Come ogni buona emittente rossa, la protesta riguarda diritti calpestati e contratti precari

Estratto da www.liberoquotidiano.it

Giornata movimentata per La7: senza nessun preavviso non sono andati in onda i telegiornali delle 7.30 e delle 13.30, oltre alle trasmissioni televisive della fascia mattutina, ovvero Coffee Break, L’aria che tira e Omnibus. Subito si è pensato a uno sciopero, ma non sono arrivate conferme ufficiali fino a quando Enrico Mentana non si è preso la briga di pubblicare un breve comunicato sui social.

“I nostri telegiornali delle 7.30 e delle 13.30 non sono andati in onda – ha spiegato il direttore del Tg – come pure le nostre rubriche Omnibus e Coffee Break, a causa di uno sciopero del personale non giornalistico di La7. Contiamo di essere in onda per una finestra informativa alle 19.57”.

Successivamente è stato spiegato più nel dettaglio il motivo del “black out” […]: i lavoratori […] hanno deciso di fermarsi per chiedere “un giusto riconoscimento dello sforzo profuso in questi anni, la stabilizzazione dei precari, un accordo sullo smart working e la flessibilità oraria”. […]

I motivi della protesta «riguardano in larga parte anche la redazione giornalistica», rilevano i redattori, che accolgono «con favore la proposta di un coordinamento con la Rsu per affrontare i temi posti». L’astensione dal lavoro prevista per venerdì 13 gennaio è stata poi rinviata alla giornata di oggi, 17 gennaio.

Il Comitato di redazione de La7 «esprime solidarietà ai colleghi non giornalisti che sciopereranno l’intera giornata del 13 gennaio per chiedere all’azienda un giusto riconoscimento per lo sforzo profuso in questi anni, la stabilizzazione dei precari, un accordo sullo smart working e la flessibilità oraria, progetti e investimenti per lo sviluppo dell’emittente che, con il suo successo editoriale e grazie al lavoro di giornalisti e non giornalisti, contribuisce in modo decisivo ai risultati conseguiti dall’intero gruppo».

Per questo motivo «il Cdr de La7 – spiega una nota – accoglie con favore la proposta di un coordinamento con la Rsu per affrontare i temi che sono stati posti e che in larga parte riguardano anche la redazione giornalistica. Nodi ineludibili per garantire a La7 una prospettiva di sviluppo e la giusta valorizzazione del lavoro di tutti».

Lo sciopero proclamato dai rappresentanti sindacali dei lavoratori di La7 è stato poi rinviato a data da destinarsi. La decisione è stata presa dalla Rsu dopo che erano state sollevate dall’azienda obiezioni sulla necessità, in base a un accordo del 2016, di un preavviso di 48 ore, in deroga alle 12 ore normalmente previste, che in questo caso non sarebbe stato rispettato.

Secondo la Rsu tale accordo sarebbe stato superato da un’intesa del 2021 che non menziona più il riferimento alle 48 ore, rendendo così sufficiente il normale preavviso di 12 ore. Nonostante ciò, la Rsu, ritenendo che l’interpretazione aziendale abbia suscitato confusione tra i lavoratori con possibili ricadute in termini di adesioni, ha deciso di rinviare la protesta. (Ansa)

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