Era una fan del sacro siero: pubblicava sul profilo gli slogan destinati alla narrazione di regime. Trovata morta a 49 anni nel solito modo. Lascia due splendidi figli

tratto da Leggo.it

Un malore al risveglio stronca mamma 49enne: Ponso (Padova) piange l’improvvisa morte di Federica Sanigi. Il sindaco, Matteo Chiodin: «Una tragedia. Ho in mente i suoi due splendidi figli, che ora si trovano senza il supporto fondamentale della mamma».Era allegra, gioviale, dedita alla famiglia.

Ma, soprattutto, non aveva mai accusato alcun problema di salute. Anche per questo, la morte di Federica ha lasciato attonita un’intera comunità che la conosceva da quando era bambina.

Il malore

Erano circa le cinque del mattino di ieri e la donna – stando a quanto racconta la famiglia – si era alzata per andare al bagno.

Probabilmente iniziava a sentirsi poco bene. Dopodiché, si è coricata di nuovo e, quando il marito Dario Rezzan l’ha chiamata, Federica non ha risposto. Tutti i tentativi di rianimare la donna sono stati vani e al personale medico del pronto soccorso di Schiavonia non è restato che accertarne il decesso.

Dalle prime ore del mattino, la notizia si è rapidamente sparsa per Ponso, dove tutti conoscevano Federica e la sua famiglia.

Molti amici hanno postato sulla bachecaFacebook della donna un messaggio di commiato e un commosso addio: quasi tutti erano increduli per quanto accaduto.«Voglio ricordarti così, come sabato pomeriggio – scrive l’amica Maria Monica -Spensierata, allegra, con tanta gioia di vivere. Tifavi Tommy a squarciagola».

Federica, infatti, non perdeva una partita del figlio Tommaso, che ha 13 anni e gioca a calcio nelle giovanili della Rocca di Monselice. Fino all’anno scorso, giocava a pallone anche la figlia 15enne Giulia, studentessa al liceo Ferrari di Este. La famiglia Rezzan è positivamente inserita nella comunità di Ponso. Dario lavora come impiegato di banca e Federica era nell’ufficio amministrativo di Promoingross, azienda locale che tratta articoli per l’illuminazione.

La madre di Dario, Zoide Nicoletto, è titolare del Bar Sport di via Vittorio, luogo di ritrovo per la cittadinanza. «Federica era venuta qui con le amiche mercoledì sera.

Stava bene, la sentivo sorridere felicemente come al suo solito. Per noi è un colpo durissimo e di lei posso dire solo il meglio. Viene a mancare il perno di una famiglia modello che ha come valori l’amore e il sostegno reciproco. Tra l’altro, stiamo affrontando un altro grande dispiacere, perché mio figlio Fabio è ricoverato da diverse settimane in conseguenza di un incidente. Ha saputo della morte di Federica ed è disperato».

L’amico Cristian Slanzi, capo della contrada di Santa Maria Assunta, la ricorda così: «Ai giochi di paese era sempre presente. Non partecipava attivamente, ma lei e il marito assistevano volentieri alle gare. Federica era sempre attiva e dinamica. A fine serata, portava le amiche al centro della pista e ballava con la musica suonata dal dj».

La moglie di Cristian, Mara, conosceva Federica da molti anni: «Portavamo assieme i bambini all’asilo e avevamo contatti anche per via del calcio. Lei era una persona tanto disponibile e per la famiglia e la collettività si è sempre impegnata».

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