Ennesimo top manager morto prematuramente: questa volta il lutto tocca alla maison Moschino. Morto a 46 anni il direttore creativo Davide Renne

Addio Davide Renne: lo stilista di Moschino è morto a 46 anni
Si è spento all’improvviso lo stilista toscano. Era stato nominato solo tre settimane fa alla direzione creativa del marchio simbolo del made in Italy. La sua prima collezione avrebbe dovuto essere presentata a Milano a febbraio. Sui social, il cordoglio dei colleghi.

di Serena Tibaldi per Repubblica

L’annuncio è arrivato come un fulmine a ciel sereno: Davide Renne, il designer 46enne nominato solo tre settimane fa nuovo direttore creativo di Moschino, è morto il 10 novembre. Nulla si sa sulle cause della sua scomparsa: pare che lo stilista sia mancato nel corso di un intervento chirurgico. A nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo in terapia intensiva.

«Non ci sono parole per descrivere l’incommensurabile dolore che stiamo vivendo in questo momento così drammatico. Davide si era unito a noi solo pochi giorni fa, quando un malore improvviso ha stroncato troppo presto la sua giovane vita. Non riusciamo ancora a credere a quello che è successo. Con Davide stavamo lavorando a un progetto ambizioso, pieni di entusiasmo e di ottimismo verso il futuro. Anche se è stato con noi solo per pochissimo tempo, Davide è stato in grado di farsi subito amare e rispettare. A noi resta oggi la responsabilità di portare avanti ciò che la sua fantasia e creatività avevano solo immaginato. Ci stringiamo alla famiglia e ai numerosissimi amici di Davide con affetto» dichiara Massimo Ferretti, Presidente Esecutivo di Aeffe SpA.

Il percorso professionale

Difficile trovare le parole per commentare una notizia del genere, che ha lasciato di sasso tutto il mondo della moda, sia chi conosceva Davide personalmente che chi ne aveva solo sentito parlare. Toscano, originario di Follonica, Renne inizia a sperimentare con l’abbigliamento dagli anni del liceo, quando il suo stile decisamente più forte della media si fa notare parecchio. Sogna di fare l’architetto, ma poi capisce che è proprio la moda il suo futuro: studia design al Polimoda di Firenze che, dirà poi, gli ha donato un senso di “assoluta libertà”. Il suo primo lavoro a Milano è nel team stilistico di Alessandro Dell’Acqua, assieme a un altro dei nomi nuovi dello stile italiano, Walter Chiapponi. Si trasferisce poi a Roma per lavorare da Gucci dove rimane per vent’anni, collaborando prima con Frida Giannini e poi con Alessandro Michele, che lo sceglie come suo direttore delle collezioni donna. A seguito dell’addio al brand di Michele, che Renne ha ringraziato per avergli insegnato a sognare in grande e per averlo incitato e aiutato a realizzare i suoi sogni, resta fino alla fine della scorsa primavera per gestire la transizione al nuovo direttore creativo Sabato De Sarno.

L’arrivo a Moschino

La nomina da Moschino era quindi la sua prima occasione per uscire finalmente alla ribalta, ed è questo che addolora di più oggi. Renne sinora è stato un nome molto popolare tra gli addetti ai lavori, ben consapevoli delle sue capacità, ma virtualmente sconosciuto al grande pubblico: la direzione creativa di Moschino era il coronamento di una carriera lunga e proficua, il riconoscimento del suo talento e della sua professionalità. Il suo debutto in passerella sarebbe dovuto essere il prossimo febbraio, alla fashion week milanese. Del suo Moschino non si sapeva ovviamente ancora nulla, ma la sua prima e unica dichiarazione in proposito dimostra già quanto avesse le idee chiare: “Franco Moschino aveva soprannominato il suo studio ‘la sala giochi’. È così: ciò che la moda – soprattutto quella italiana, e la Maison Moschino in primis – può realizzare con la sua influenza, dovrebbe essere sempre fatto con un senso di gioco e di gioia”, aveva scritto. È davvero triste pensare che non abbia nemmeno avuto l’occasione di godersi ciò che s’era guadagnato.

Il cordoglio dei colleghi e degli amici

Tra i primi commenti postati su Instagram, quello di Alessandro Dell’Acqua: “Ciao Davide!! Sarai sempre nel mio cuore”.
Il primo lavoro a Milano di Renne è stato nel team stilistico di Alessandro Dell’Acqua, assieme a un altro dei nomi nuovi dello stile italiano, Walter Chiapponi.

Scrive Walter Chiapponi: “Ti ho conosciuto nel 1999 ed è stato amore a prima vista, sei stato mio fratello, la mia famiglia, il mio tutto, da allora. Davidó, mi mancherai ogni secondo, ho il cuore spezzato, oggi è uno dei giorni più difficili della mia vita. Per favore rispettate il mio dolore”. Lo stilista ha sempre considerato Renne un fratello, e sta postando molte foto che li ritraggono assieme.

Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci: “Dolce amico mio, fratello inseparabile, amore grandissimo. Che viaggio straordinario e indimenticabile abbiamo fatto insieme. Quante risate e che gioia sfrenata. Quanti sogni incoscienti abbiamo rincorso. E come ci siamo abbracciati stretti, con batticuore. Perché tu non sei stato solo uno dei più talentuosi creativi che io abbia mai conosciuto. Eri soprattutto parte insostituibile di una piccola famiglia sgangherata. La nostra, quella che avevamo scelto di costruire con tutto l’amore del mondo. Non riesco, ora, a non piangerti disperatamente. In questo giorno di pioggia in cui manchi come l’aria, vorrei così tanto abbracciarti e dirti, ancora una volta, che andrà tutto bene”.

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