È giallo alla centrale operativa del 118 di Bologna. Negli ultimi quattro mesi, infatti, si sono registrati diversi malori improvvisi tra gli operatori che hanno portato anche a due ricoveri. Non si conoscono ancora le cause di questa serie di problemi di salute che pare non avere fine. La situazione è talmente preoccupante che la Procura del capoluogo felsineo ha deciso di aprire un’inchiesta.
Il giallo dei malori improvvisi al 118 di Bologna
Dopo che negli ultimi mesi si sono registrati troppi anomali malori improvvisi tra il personale del 118 di Bologna, la Ausl locale ha deciso di effettuare controlli ambientali per rilevare la presenza di inquinanti, per poi inviare tutto il materiale raccolto in Procura, compresi i referti medici degli operatori. I magistrati hanno dunque deciso di aprire un fascicolo conoscitivo sulla vicenda.
Ora Procura e Ausl stanno cercando in tutti i modi di scoprire la causa dei malori improvvisi al 118 di Bologna. Al momento sembrano essere esclusi l’aria che esce dai condizionatori, l’acqua dei rubinetti o il caffè della macchinetta che si trovano nella centrale operativa. I più colpiti, infatti, sono i membri del personale che gestisce le chiamate di emergenza che arrivano da Bologna, Modena e Ferrara.
Il giallo è legato al fatto che gli operatori del 118 che operano sulle ambulanze non passano mai all’interno della sede centrale di Bologna. Non ci sono dunque possibilità di avere contatti con persone ammalate. Il dubbio è che a causare i malori improvvisi, che provocano vertigini e mal di testa, siano allora cause interne agli uffici del 118. Anche se si brancola nel buio circa la loro natura. Malori che in due casi si sono rivelati così gravi da costringere al ricovero due operatori che hanno dovuto subire anche importanti manovre mediche per ristabilire il loro stato di salute.
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