Baba Vanga è una famosa profeta, nota come la “Nostradamus dei Balcani”. Baba è vissuta in Bulgaria ed è morta nel 1996. In tanti pensano che abbia predetto tantissimi eventi che poi si sarebbero verificati e le sue profezie arrivano fino all’anno 5000. La donna è famosa per le sue prodizioni che hanno anticipato eventi globali come il riscaldamento globale, lo tsunami del 2004 e persino gli attacchi dell’11 settembre 2001. Un’altra profezia sembra avere a che fare con un avvenimento molto recente.
Il 7 ottobre mattina, poco prima delle ore 7:00, il gruppo militante palestinese Hamas ha lanciato un attacco armato contro Israele. Si è trattato di un’offensiva senza precedenti con migliaia di razzi arrivati fino a Tel Aviv. La preoccupazione nel mondo sale visto che le tensioni tra Palestina e Israele sembrano aver raggiunto un livello di pericolosità che non si vedeva da tempo. Israele, intanto, nella figura del consiglio di sicurezza, ha ufficialmente dichiarato lo stato di guerra, dopo aver dato il via ai bombardamenti sulla Striscia di Gaza. Questo evento potrebbe segnare l’inizio di una guerra di lunga durata che potrebbe rimanere circoscritta a Palestina e Israele, ma non è escluso possa estendersi ad altre nazioni.
BABA VANGA, L’INQUIETANTE PROFEZIA SULLA GUERRA IN PALESTINA DOPO L’ATTACCO DI HAMAS
Una profezia di Baba Vanga sembra fare riferimento proprio a questa guerra e se dovesse avverarsi succederebbe qualcosa di veramente catastrofico. Nonostante la tensione tra Hamas e Israele sia viva da decenni, l’ultimo assalto è considerato uno dei più audaci mai perpetrati da Hamas. Secondo la profezia di Baba Vanga, la guerra in Israele non riguarderà soltanto la zona attualmente interessata.
Baba Vanga avrebbe predetto un’invasione dell’Europa e l’instaurazione di un califfato musulmano entro il 2043. Nelle previsione sembra proprio parlare del conflitto tra Israele e Hamas e ciò prevede uno scontro ancora più imponente tra il mondo musulmano e l’Europa, fa sapere Leggo. La guerra potrebbe infatti coinvolgere anche più stati del Medio Oriente e di conseguenza anche gli alleati europei e oltreoceano.
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