di Antonio Oliverio per IlParagone
Dopo i primi giorni in cui sono emersi diversi spunti degni di nota, laĀ narrativa dominanteĀ in merito alla terribile tragedia diĀ MestreĀ ha deciso che sia tutta colpa delĀ guard railĀ del cavalcavia della LibertĆ : oramai i principali giornali e i telegiornali trattano questa come lāunica ipotesi possibile. Se, invece, venisse confermata lāipotesi delĀ malore improvvisoĀ del conducenteĀ Alberto Rizzotto, che pare invero la piĆ¹ fondata, si creerebbe un certo imbarazzo. Ma il giornalista deve mettere in fila i fatti: lāautista era iscritto al gruppo di Facebook dellāassociazioneĀ āDanni collateraliā, che riunisce coloro che hanno patito effetti avversi o disturbi vari a seguito della vaccinazione contro ilĀ Covid-19, e fornisce loro supporto. Ora, speriamo sia chiaro, noi non stiamo asserendo di conoscere la veritĆ , anche perchĆ© allo stato attuale ĆØ davvero difficile dimostrare ilĀ nesso causale, ma almeno sollevare il dubbio ci sembra legittimo, perchĆ© sono molte le cose stranamenteĀ omesseĀ dai professionisti dellāinformazione.
Il segreto sullāautopsia
La notizia ĆØ confermata dalla dottoressaĀ Maria Grazia Spalluto, presidente della associazione Danni Collaterali, e dallāavvocatoĀ Andrea Perillo, vice presidente, che appunto confermano lāiscrizione di Alberto Rizzotto, altresƬ aggiungendo che: āConsiderato che lāautista del pullman potrebbe aver avuto un malore improvviso, sarebbe opportuno che laĀ ProcuraĀ che indaga sulle cause dellāincidente prendesse in considerazione anche questa ipotesi. Ć chiaro che la questione della sicurezza dei trasporti, se fosse accertato un malore del conducente dovuto allaĀ vaccinazione, si porrebbe in maniera molto pesante.ā Posto che il bus andava in salita a una velocitĆ molto bassa, bassissima, e che ha sbandato senza alcun segno diĀ frenataĀ ā una circostanza che da sĆ© escluderebbe le altre ipotesi che non siano quella del malore ā viene da chiedersi perchĆ© lāesito dellāautopsia sulla salma di Alberto Rizzotto, deceduto assieme aĀ 20 passeggeri, sia coperto daĀ āsegreto investigativoā, come apprendiamo dal portale locale di informazioneĀ Nordest24. Lāesame autoptico ĆØ stato assegnato allāistituto di Medicina legale dellāUniversitĆ di Padova. La procura ha chiesto che ātutte le perizie vengano eseguite contemporaneamente, nei limiti del possibile, senza privilegiare un indirizzo rispetto ad altriā. Un altro punto oscuro di tutta la vicenda ĆØ che ilĀ profilo personale su Facebook di Alberto RizzottoĀ appaia come āsvuotatoā, nel senso che non compareĀ nemmeno un post, nonostante avesse una intensa attivitĆ sul social network. Infine, il pullman ĆØ caduto daĀ 11 metri, non cāĆØ nessunĀ cavo elettricoĀ nella zona e pare assolutamente evidente che, essendo il veicolo totalmente elettrico, lāincendio sia stato cagionato da ciĆ²: per capirci, tra le auto che sono precipitate dalĀ ponte MorandiĀ di Genova nessuna eraĀ greenĀ e nessuna si ĆØ incendiata. Anche di questoĀ nonĀ vi ĆØ piĆ¹ traccia nelle fantasiose ricostruzioni di giornali e televisioni.
La clausola dellāassicurazione
Tornando ai fatti, daĀ TgCom24Ā e dalĀ Corriere della seraĀ emerge unāaltra notizia che troviamo sconcertante: cāĆØ una clausola, presente in tutte leĀ polizze, che le assicurazioni potrebbero usare per essere esonerate dallāindennizzo. Si tratta della clausola delĀ ācaso fortuitoā. LāarticoloĀ 141Ā del codice delle assicurazioni, a proposito del risarcimento a terzi dice: āSalva lāipotesi di sinistro cagionato da caso fortuito, il danno subito dal terzo trasportato ĆØ risarcito dallāimpresa di assicurazione del veicoloā. Il caso fortuito, per definizione, ĆØ un eventoĀ imprevedibile ed eccezionaleĀ che si inserisce dāimprovviso nellāazione del soggetto. E quindi il malore dellāautista potrebbe essere cosƬ considerato. Ecco perchĆ© conoscere i risultati dellāautopsiaĀ effettuata su Alberto Rizzotto sarebbe necessario, mentre invece sono opportunamente coperti dal segreto investigativo. Sul tavolo vi ĆØ un risarcimento daĀ 50 milioni di euroĀ per i morti. In conclusione, lanciamo un appello a studiare a fondo lāesito dellāautopsia, tenendo in considerazione ogni aspetto, e naturalmente a togliere ilĀ segretoĀ che al momento sussiste intorno allo stesso esame autoptico.
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