Come funziona la sanatoria sugli scontrini che “salva” 50mila negozi
Il condono sugli scontrini fiscali ha trovato spazio nel decreto energia: i commercianti che hanno commesso irregolaritĆ tra il 1Ā° gennaio 2022 al 30 giugno 2023 possono mettersi in regola con un ravvedimento operoso da effettuare entro il 15 dicembre. Una misura destinata a far discutere.
Nel decreto energia del governo Meloni, tra il bonusĀ carburanteĀ e gliĀ scontiĀ per le bollette di luce e gas, c’ĆØ una misura destinata a far discutere. NelĀ pacchettoĀ di norme appena varato ha infatti trovato spazio la sanatoria sugli scontrini fiscali che, come sottolineato dall’esecutivo, “salva” 50mila piccoli esercizi commerciali dalla sospensione della licenza per aver commesso violazioni sugli scontrini, fatture e ricevute fiscali. Una misura che in sostanza va in soccorso di chi haĀ violato gli obblighi di certificazione dei corrispettivi e di conseguenza presentato dichiarazioni dei redditi falsate.
Come funziona la sanatoria per gli scontrini
Come funziona? ConĀ un semplice “ravvedimento operoso”, che non prevede “sconti” sulle somme da pagare, ma evita appunto sanzioni accessorie, come la sospensione dell’attivitĆ , i commercianti cheĀ dal 1Ā° gennaio 2022 al 30 giugno 2023 hanno commesso delle irregolaritĆ , possono “sistemare” la loro situazione con il Fisco. Per quanto riguarda le tempistiche, il suddetto ravvedimento dovrĆ essere effettuato entro venerdƬ 15 dicembre 2023. Un condono destinato a generare polemiche. Se da un lato la mossa del governo viene motivata con il salvataggio di 50mila piccole attivitĆ , dall’altro c’ĆØ chi storce il naso, facendo riferimento all’ennesimo “favore” a chi non ha rispettato le regole. Pagando il dovuto ci si mette in regola, e senza dover pagare penali, con buona pace di chi invece fa tutto per bene ed ĆØ in regola con i pagamenti.
La polemica: “L’ennesimo condono del governo”
La norma sugli scontrini (e non solo quella) ĆØ finita nel mirino di Antonio Misiani,Ā responsabile economico del Pd: “Ć un decreto assolutamente deludente, quello varato oggi dal Consiglio dei ministri. Avevamo chiesto che lo Stato restituisse agli italiani lāextra gettito ricavato dallāaumento della benzina e del diesel. La risposta del governo ĆØ stata una mancetta, il mini bonus da 80 euro una tantum caricato sulla social card ‘Dedicata a te’. Cento milioni in tutto, a fronte di una stangata per gli automobilisti di oltre dieci miliardi di euro (gran parte dei quali finiti nelle casse dello Stato). In pratica, una presa in giro”,
La proroga di alcuni aiuti contro il caro bollette e della garanzia Consap sui mutui per gli under 36, cosƬ come il parziale rifinanziamento del bonus trasporti, che il Pd aveva fortemente sollecitato – ha aggiunto Misiani -, sono le uniche decisioni che vanno nella direzione giusta. Per il resto, siamo nettamente al di sotto delle necessitĆ . Ć assente la proroga del regime di maggior tutela luce e gas, con il rischio che lāanno prossimo dieci milioni di famiglie subiscano un enorme aumento delle loro bollette. Nulla per le famiglie in affitto. Nulla per il caro libri di testo. Ć invece presente il ‘ravvedimento operoso’ sugli scontrini fiscali. CioĆØ lāennesimo condono da parte di un governo che finora ne ha inanellati una dozzina. Ć il segno di quali siano le reali prioritĆ della destra”. Sanatoria bocciata anche da Pierpaolo Bombardieri, leader Uil: “Abbiamo registrato ieri unāultima sanatoria, quella per chi non ha fatto gli scontrini, e noi abbiamo in Italia tanta gente per bene che paga le tasse: vorremmo che questo principio fosse applicato dappertutto”.
Diversa la posizione di Giulio Felloni, presidente di Federmodaitalia-Confcommercio:Ā “Bene la sanatoria per le violazioni degli obblighi di trasmissione allāAgenzia delle Entrate degli scontrini elettronici perchĆ© rientra nel solco degli interventi di tregua fiscale, giĆ introdotti con la Legge di Bilancio dello scorso anno, finalizzati a promuovere lāadempimento spontaneo dei contribuenti e aĀ instaurare un rapporto con lāAmministrazione finanziaria meno conflittuale, piĆ¹ collaborativo e piĆ¹ trasparente”.
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