Francia ufficialmente cacciata dal Niger! Il Macron che pretendeva di rovesciare i golpisti costretto ad annunciare il ritiro immediato delle truppe

Appare irrimediabilmente perduto il rapporto fra il Niger e la Francia dopo che la giunta militare, che ha preso il potere pensionando l’ex-presidente, Mohamed Bazoum, ha detto all’ambasciatore di Parigi di sloggiare al più presto ed ha avvertito Macron di portarsi via il prima possibile i suoi militari francesi che, da anni, stazionano nel Paese nella visione da Grandeur della Françafrique , la politica estera francese che ha fatto tanti danni nel Continente:  “Nelle prossime ore il nostro ambasciatore in Niger tornerà in Francia” e i soldati francesi lasceranno il Niger “entro la fine dell’anno”, ha annunciato il presidente francese Emmanuel ieri sera durante un’intervista a Tf1.

In queste settimane si sono succedute in Niger le manifestazioni di contestazione contro la Francia con il tricolore francese dato alle fiamme dai manifestanti.

“Non c’è più la Françafrique – ha ammesso mesto Macron – quando ci sono colpi di Stato, noi non interveniamo. Non siamo qui per essere ostaggi dei putschisti. Continueremo ad aiutare il continente africano a combattere il terrorismo. Ma solo se proviene da governi democraticamente eletti. I putschisti sono amici del disordine. In Mali ci sono decine di morti ogni giorno”.

La giunta militare al potere in Niger continua a vietare il suo spazio aereo ai voli francesi, secondo l’Agenzia per la sicurezza della navigazione aerea in Africa.
Lo spazio aereo del Niger “è aperto a tutti i voli commerciali nazionali e internazionali, ad eccezione degli aerei francesi o noleggiati dalla Francia, compresi quelli della flotta Air France“, scrive l’Agenzia in una nota.

La giunta al potere in Niger dal golpe del 26 luglio scorso aveva deciso a inizio settembre di riaprire lo spazio aereo ai voli commerciali, dopo che era stato chiuso dal 6 agosto, secondo quanto annunciato da un portavoce del ministero dei Trasporti, secondo cui erano ripresi anche i servizi a terra.
Ma “lo spazio aereo rimane chiuso a tutti i voli militari operativi e ad altri voli speciali, che sono permessi solo previa autorizzazione delle autorità competenti”, aveva aggiunto.

Le parole di Macron hanno galvanizzato la giunta militare. Che parla di “una nuova tappa verso la sovranità” e un “momento storico“.

“Celebriamo la nuova tappa verso la sovranità del Niger – dice la giunta militare. – Le truppe francesi, così come l’ambasciatore, lasceranno il territorio nigerino entro fine anno. E’ un momento storico che testimonia la determinazione e la volontà del popolo nigerino“.

Per il Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria, “tutte le persone, le istituzioni o le strutture che costituiscono una minaccia per gli interessi e i progetti del Paese devono abbandonare” il Niger, “che lo vogliano o no”.
“Le forze imperialiste e neocolonialiste – affermano – non sono più le benvenute”.

“E’ iniziata la nuova era di cooperazione, sulla base del rispetto reciproco e della sovranità“, sostengono, confermando che lo spazio aereo resta chiuso ai velivoli francesi, mentre “rimane aperto a tutti i voli commerciali nazionali e internazionali, ad eccezione degli aerei francesi e operati dalla Franciaflotta Air France compresa”.
“Vietati tutti i voli militari operativi e i voli speciali, salvo autorizzazioni in via eccezionale da parte delle autorità”, ribadisce un comunicato pubblicato sul Social X.

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