Marine Le Pen a Pontida impartisce una vera lezione su Europa e clandestini, poi la stoccata feroce alla Meloni: “Rivogliamo Salvini al Viminale”

“Rivogliamo Matteo Salvini al Viminale“. Interviene a Pontida e infiamma subito il Pratone leghista, Marine Le Pen. L’ospite d’eccezione della kermesse del Carroccio, la prima leader politica non leghista a salire su quel palco, la guida del Rassemblement National non lesina complimenti per il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture: “Difendiamo i nostri popoli contro l’ondata migratoria organizzata. Così come lo ha fatto Matteo quando aveva il potere di farlo. Non sapete che in quel momento l’Europa intera guardava l’Italia con ammirazione, e noi eravamo orgogliosi della Lega e di Salvini. Noi aspettiamo che quel momento ritorni”, ha concluso la Le Pen alludendo all’esperienza del leghista da ministro degli Interni, nel governo Conte 1.

Secondo la leader della destra francese “serve una dichiarazione dei diritti delle nazioni e dei popoli“, da promuovere a livello europeo. Sarà, ha aggiunto, uno “strumento per rimettere l’Unione europea al suo posto, per riprendere il controllo, non vogliamo più politiche che non abbiamo scelto, che ci impongano la decrescita” o “l’assurdo divieto del motori termici”, ha aggiunto.

“Noi non vogliamo più che l’Unione europea ci imponga politiche che non abbiamo scelto. Non accettiamo che sotto la pressione dei Verdi ci venga imposta la decrescita”. Il tenore dell’intervento della Le Pen, come annunciato, è tutto “europeo”, inteso come critica all’Unione a guida popolari e socialisti. Un attacco durissimo a pochi minuti dall’intervento della presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen a Lampedusa, insieme alla premier italiana Giorgia Meloni, per annunciare il nuovo “piano Ue sull’immigrazione” in 10 punti.

La leader del del Rassemblement National è salita sul palco del raduno annuale leghista per parlare dei temi europei e dell’immigrazione: “Amici della Lega, l’Europa che noi vogliamo ricostruire ha bisogno della vostra energia e determinazione”

Il pratone di Pontida accoglie migliaia di militanti e sostenitori della Lega per la giornata conclusiva del tradizionale raduno annuale del Carroccio. Tra i tanti interventi che si sono succeduti sul palco, i più attesi erano sicuramente quelli di Marine Le Pen e del segretario Matteo Salvini. Il leader del Rassemblement National è stata accolta nel retropalco dal vicepresidente del Consiglio, che poi l’ha accompagnata al suo ingresso davanti alla folla che l’ha salutata con un lungo applauso. Nella settimana in cui si è parlato molto del tema dei migranti – e nel giorno in cui Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen hanno visitato assieme l’hotspot di Lampedusa – l’esponente politica francese ha accettato l’invito pervenuto dalla Lega.

Noi e voi siamo occupati insieme in una lotta comune: quella per la libertà delle nostre patrie e dei nostri popoli“, esordisce la Le Pen al suo primo appuntamento con Pontida. “Noi difendiamo i nostri popoli dall’onda migratoria organizzata“, dichiara l’ex candidata alle presidenziali francesi facendo riferimento a quello che sta succedento a Lampedusa. Marine Le Pen, poi, elogia lo stesso Salvini: “Noi difendiamo i nostri porti, come così brillantemente ha fatto Matteo con così tanto coraggio e combattività quando aveva il potere di farlo. Allora l’Europa intera guardava all’Italia con ammirazione e noi come alleati eravamo orgogliosi di Salvini e della Lega. Aspettiamo che quel momento ritorni“. Poi, il ricordo di quello che è successo in passato: “Quando c’è un partito come la Lega e un dirigente come Salvini si sa che è la scelta giusta, anzi l’unica scelta possibile”.

In attesa del discorso della Le Pen, nel comune bergamasco hanno parlato ministri, governatori, capigruppo ed europarlamentari della Lega. Il fulcro di quasi tutti i loro interventi era quello dell’Autonomia differenziata. Nel ricordo del compianto Roberto Maroni – uno dei primi a credere a questa battaglia istituzionale – il ministro degli Affari regionali, Roberto Calderoli, promette: Il 2024 sarà l’anno dell’autonomia: “Il 2024 sarà l’anno dell’autonomia“. L’esponente di governo “sapeva che non sarebbe stata una passeggiata. Sono soddisfatto di aver raggiunto un accordo con la maggioranza. Non pensavo che mi facessero un monumento ma non accetto di venire costantemente insultato“.

Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >https://t.me/capranews

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Previous Article

Frecce tricolori, la disperazione del papà della piccola Laura, bruciata viva a 5 anni: "Era intrappolata nell'auto in fiamme, non riuscivo ad afferrarla"

Next Article

Clandestini, alla feccia non basta l'invasione: il parruccone che vive nell'attico in centro pontifica dalle colonne di Repubblica

Related Posts