Africa, nuovo colpo di stato! I militari fanno saltare l’ennesimo Presidente al servizio degli sfruttatori. Elezioni annullate in Gabon, ennesima nazione dove la Francia aveva il controllo delle attività minerarie

Libreville (Gabon), 30 agosto 2023 – Non si è ancora risolta la crisi africana legata al Golpe in Niger che un altro fronte di instabilità si apre nel continente. Questa volta nel piccolo Gabon.

Colpo di Stato in Gabon: nel Paese africano da poco più di due milioni di abitanti, una dozzina di soldati e poliziotti ha annunciato l’annullamento delle elezioni, lo scioglimento di “tutte le istituzioni della Repubblica” e la “fine del regime”.

Il golpe dopo le elezioni

L’annuncio del colpo di Stato è arrivato poco dopo la pubblicazione dei risultati ufficiali delle elezioni presidenziali di sabato, che hanno visto il Presidente in carica Ali Bongo Ondimba, al potere da 14 anni, vincere un terzo mandato con il 64,27% dei voti.

Le rivendicazioni in Tv

Secondo i golpisti, il suo è “un governo irresponsabile e imprevedibile che si traduce in un continuo deterioramento della coesione sociale che rischia di portare il Paese nel caos”. Per questo, come ha detto uno dei militari leggendo in Tv un comunicato a nome del “Comitato per la transizione e il ripristino delle istituzioni”, “abbiamo deciso di difendere la pace ponendo fine all’attuale regime”. “Tutte le istituzioni della Repubblica sono sciolte: il governo, il Senato, l’Assemblea nazionale e la Corte costituzionale. Invitiamo la popolazione a rimanere calma e serena e riaffermiamo il nostro impegno a rispettare gli impegni del Gabon nei confronti della comunità internazionale”, ha proseguito, annunciando la chiusura delle frontiere del Paese “fino a nuovo ordine”.

AGGIORNAMENTO

di Laura Ruggeri da telegram

I golpisti del Gabon hanno tenuto un discorso e si sono impegnati a onorare gli obblighi internazionali.

Migliaia di residenti del paese sono scesi in piazza dopo il colpo di stato, l’atmosfera è festosa.

Nel frattempo, la società mineraria francese Eramet ha annunciato la sospensione delle operazioni in Gabon.

Prigozhin e gli interessi di chi voleva fermarlo: la questione Niger ci fa capire tutto

di Francesco Amodeo per Radio Radio

Ora bisogna tenere i riflettori puntati sulla questione Niger. Se l‘ECOWAS, l’organizzazione degli stati africani eterodiretti dall’occidente, dovesse sferrare il proprio attacco in Niger, è molto probabile che in questa situazione bisogna andare a cercare il responsabile dell’attentato a Prigozhin, perché vorrebbe dire che è stato fatto fuori alla vigilia di un attacco che lui stesso avrebbe provato a respingere. Dobbiamo capire anche qual era l’obiettivo della Wagner in Bielorussia ai confini della Polonia, quindi quali erano le prossime mosse che avrebbero portato a termine, per capire se anche quello può essere un movente.

Comunque, lo abbiamo già detto prima, lo ribadiamo, c’è sicuramente una comunione di intenti tra chi aveva interesse a fermare Prigozhin ai confini con la Polonia e chi aveva interesse a fermarlo per quello che stava facendo in Niger: ovvero i servizi occidentali, anglo-americani, francesi, i servizi che vogliono in qualche modo porre fine al potere della Russia, quelli che stanno agendo in Ucraina per intenderci.

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