Vengono inghiottite dalla balena: le immagini sono impressionanti delle due donne salve per miracolo fanno il giro del web

Vengono inghiottite dalla balena: 2 donne salve per miracolo. Questa è una vicenda davvero unica, che sembra essere uscita da un racconto di favole per bambini, uno in particolare: Pinocchio, di Carlo Collodi. Le due donne hanno raccontato di essersi salvate solo grazie all’uso di un dispositivo, ma andiamo con ordine. Julie McSorley, 58 anni e la sua amica, erano su un kayak alla ricerca proprio dei cetacei, per vederli da vicino e osservarli. Le due si trovavano nella baia di San Luis Obispo in California.

Anche se è venuta a galla soltanto adesso, la vicenda risale al 2020. Tuttavia soltanto dopo 3 anni la donna ha deciso di raccontare quell’agghiacciante esperienza. Julie McSorley e la sua amica erano in mare aperto, le due si erano spinte in una zona dove speravano di poter osservare i cetacei a distanza di sicurezza. Tuttavia ad un tratto, le due si sono ritravate troppo vicine gli animali marini.

La donna, che di lavoro fa la fisioterapista, ha raccontato al portale online Slate: “Ci siamo addentrate per 30 minuti verso l’oceano. Proprio un minuto prima che facessimo marcia indietro, è successo. In quel momento pensavo semplicemente che la balena mi avrebbe buttato in acqua. Invece no, ero nella bocca della balena. È successo tutto così in fretta – continua Julie – All’inizio pensavo solo di essere in acqua”.

E ancora Julie McSorley: “Poi la balena ha chiuso la bocca ed è entrata nella acqua. È così grande che ti sembra di cavalcare un’onda. Non ho potuto vedere nulla. Non ricordo nemmeno se avevo gli occhi aperti o chiusi. La mia preoccupazione principale era trattenere il respiro. Pensavo che la balena avrebbe potuto trascinarci giù. Per fortuna avevamo i giubotti di salvataggio: non appena la balena ha aperto la bocca e ci ha lasciato andare, siamo risaliti in superficie. Fino a quel momento non ho visto niente”.

Julie McSorley è anche riuscita a immortalare la scena incredibile con il telefono, che era rimasto in superficie. Un uomo della Guardia Costiera che ha visto tutto, poco dopo le ha soccorse e caricate sulla barca. “La mia amica Liz era sotto choc, per un po’ non ha parlato”, dirà poco dopo la fisioterapista.

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