«Rimborseremo immediatamente tutte le somme urgenti che hanno posto in essere o che stanno ponendo in essere i comuni, i soggetti attuatori come i consorzi di bonifica e questo è importante per la messa in sicurezza del territorio e per ridare fiato alle casse specie dei piccoli comuni che sono in sofferenza. L’ordinanza è pronta e sarà operativa nei prossimi giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale: Parliamo di 289 milioni di euro».
Lo ha detto il Commissario alla ricostruzione post alluvione, generale Francesco Paolo Figliuolo intervistato al TG1. «E’ appena terminata una riunione operativa per mettere in priorità tutti gli interventi urgenti che sono finalizzati alla messa in sicurezza del territorio e alla tutela pubblica e privata delle persone che vivono in quei luoghi: qui parliamo di 449 milioni di euro» aggiunge Figliuolo.
E ancora: «Il presidente Meloni ha la massima attenzione sull’emergenza e la ricostruzione post emergenza e proprio ieri c’è stato un vertice con il ministro Musumeci, il sottosegretario Mantovano e Curcio. E i rapporti con il presidente Bonaccini, il presidente Acquaroli e il presidente Giani sono ottimi. Questo deriva da una consuetudine nata durante l’emergenza covid durante la quale sono stato commissario straordinario». Ha aggiunto: «Il mio pensiero in questo momento va alle 15 vittime dell’alluvione e a coloro che ancora soffrono. Noi dobbiamo rendere un servizio ai cittadini e questo è l’unico scopo di questo lavoro».
La risposta di Bonaccini: “Sbloccare un miliardo di euro fermo”
C’è «un miliardo di euro fermo» tra i fondi stanziati per l’alluvione di maggio che colpì l’Emilia Romagna, ma anche le Marche e la Toscana, «chiediamo di metterli a disposizione del commissario straordinario il generale Figliuolo». Lo ha detto il presidente dell’Emilia Romagna e presidente del Pd, Stefano Bonaccini, parlando alla Festa de l’Unità a Grottammare (Ascoli Piceno). Il riferimento ai fondi “fermi” del governatore dell’Emilia Romagna, che ha riferito di aver scritto sul punto alla premier Meloni, riguarda in particolare i «900 milioni per gli ammortizzatori sociali di cui sono stati spesi 30, con 870 milioni che tornano al ministero» perché in tanti casi i cittadini sono tornati al lavoro e le imprese hanno cercato di riaprire subito; ma anche a una gran parte dei 300 milioni stanziati per le imprese che fanno export «che sono stati utilizzati solo dell’1% delle imprese che ne avevano bisogno». I “4,3 miliardi” stanziati nel triennio sono meno della metà dei “9 miliardi di danni” dell’alluvione, ha attaccato. «I danni ai privati sono 4 miliardi e se ci sono poche centinaia di milioni a disposizione, che rimborsa queste spese. Lo hanno promesso – ha ribadito riferendosi al governo – e pretendiamo che la promessa venga onorata». Bonaccini ha sottolineato il bisogno che lo Stato dia la “garanzia” per i prestiti del denaro che servirà per ricostruire e chiede anche di «utilizzare il credito d’imposta che funzionò così bene con il terremoto». «L’unico interesse che abbiamo – ha ribadito – è che le persone che hanno perso tutto, come fu da noi per il terremoto, abbiamo il rimborso di ciò che hanno perduto al 100%».
Schlein a Meloni: “Ristori subito”
«Abbiamo bisogno di risposte per chi è stato colpito dall’alluvione» in Emilia Romagna, «sono passati diversi mesi e non è possibile continuare ad aspettare senza prospettive su quando arriveranno i ristori. Continuo a fare appello al governo perché dia risposte in fretta e siamo al fianco dei sindaci che hanno anticipato le risorse per interventi urgenti e ora rischiano di non chiudere i bilanci. Siamo vicini alle persone colpite e che aspettano ancora risposte dal governo Meloni, dopo le passerelle e le interviste» e anche «per questo facciamo la festa dell’Unita’ nazionale a Ravenna. Il tempo é una variabile fondamentale. Sin dall’inizio abbiamo visto una forte politicizzazione dell’alluvione da parte del governo». Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, a margine dell’inaugurazione della Festa dell’Unità di Bologna.
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