Sicuri che non sia tutta una messinscena? La Casa Bianca non va oltre qualche comunicato generico, nonostante abbia gli strumenti per sapere cosa possa essere per davvero. Alla fine fa comodo anche a loro che Prigozhin sia morto

DAGOREPORT di dagospia.com

Evgenij Prigozhin è morto davvero o è tutta una messinscena? Non è dato sapere. Quel che è certo, però, è che a Washington conoscono tutta la verità. La Casa Bianca, con i satelliti come Echelon, i droni e la cara vecchia intelligence, sa, ma non vuole mettere becco negli affari di Mosca. È un approccio che Biden porta avanti da ormai diversi mesi: una linea di non interferenza che nasconde un ragionamento preciso.

A Washington hanno iniziato a temere il dopo-Putin. Il retropensiero che corre nelle teste degli alti papaveri della Casa Bianca è cinico, ma logico. Fatto fuori Putin, cosa può succedere in Russia? Il rischio è che il successore di Mad Vlad sia peggio dell’originale. Per questo, gli Stati Uniti preferiscono che rimanga lui. Belligerante, dittatore, “macellaio” (come lo definì Biden), ma almeno conosciuto, e – quasi sempre – prevedibile. È per questo che l’atteggiamento verso Zelensky, con il tempo, si è raffreddato, e anche gli aiuti militari hanno iniziato a scemare.

In questo contesto, si inseriscono due notizie molto interessanti, arrivate oggi. La prima: Joe Biden per la prima volta ha parlato di una possibile data di fine della guerra. In un messaggio per il Giorno dell’indipendenza ucraina, ha detto: “Spero che l’anno prossimo potrete celebrarlo in pace e sicurezza “. “Sleepy Joe” vuole sfruttare la fine del conflitto per la sua campagna elettorale e, come Dagospia ha scritto più volte, sfruttare l’annuncio di un cessate il fuoco per arrivare alle elezioni, nel novembre 2024, e sventolare il suo impegno per la pace di fronte all’opinione pubblica a stelle e strisce, ormai stanca del conflitto.

L’altra notizia, ancor più cruciale, è che (si veda l’articolo di Axios sotto) il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, venerdì ha chiamato a raccolta gli omologhi di Regno Unito, Francia e Germania. Si parlerà, ufficialmente, di “questioni globali”. Di sicuro non è una coincidenza che il vertice sia stato convocato il giorno dopo la (presunta) morte di Prigozhin, autore due mesi fa del golpetto, finanziato da alcuni potenti oligarchi interessati a indebolire Putin.

E l’Italia? Per l’ennesima volta, l’atlantismo senza limitismo di Giorgia Meloni, sbandierato ai vertici internazionali con abbracci e bacetti a Biden, non basta: l’Italia non conta un cazzo, e la Ducetta si prende l’ennesimo schiaffone.

SULLIVAN OSPITERÀ LE CONTROPARTI E3 PER UN INCONTRO

Da www.axios.com

Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan venerdì ospiterà i suoi omologhi dei paesi E3 (Francia, Germania e Regno Unito) per discutere una serie di questioni globali, tra cui la guerra della Russia in Ucraina e le tensioni con la Cina, secondo quanto hanno dichiarato ad Axios quattro diplomatici europei.

Perché è importante: L’incontro è stato pianificato con largo anticipo, ma si svolgerà in un contesto di crescente instabilità in Russia, soprattutto dopo che un aereo che si ritiene trasportasse il capo dei mercenari di Wagner Yevgeni Prigozhin è precipitato mercoledì, uccidendo tutte le 10 persone a bordo.

Alla domanda dei giornalisti se ci fosse il Presidente russo Vladimir Putin fosse dietro l’incidente, il Presidente Biden ha risposto così: “Non c’è molto di quello che succede in Russia che non sia opera di Putin. Ma non ne so abbastanza per conoscere la risposta”.

Dietro le quinte: Un diplomatico europeo di alto livello ha dichiarato che Sullivan ha organizzato il ritiro del fine settimana con le sue controparti francesi, tedesche e britanniche, come parte di una “sessione di riflessione strategica” su questioni relative alla guerra in Ucraina, alla Cina e all’Africa in un ambiente informale.

L’AUSPICIO DI BIDEN: “PACE IN UCRAINA AD AGOSTO 2024”

AGI – “Il popolo ucraino si è rifiutato di cedere. Stanno dimostrando al mondo ancora una volta che vale la pena lottare per la libertà. Spero sinceramente che l’anno prossimo gli ucraini potranno celebrare il Giorno dell’Indipendenza in pace e sicurezza, sapendo come il loro straordinario coraggio abbia ispirato il mondo”. Lo afferma il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, nel suo messaggio per il Giorno dell’Indipendenza dell’Ucraina.

Biden scrive: “Oggi, il popolo ucraino celebra ancora una volta il Giorno dell’Indipendenza, mentre subisce l’assalto a tutto campo della vile guerra di Putin per la terra e il potere. Per diciotto mesi le famiglie ucraine hanno vissuto sotto la minaccia quotidiana dei razzi russi e della realtà di attacchi brutali. Ma il popolo ucraino si è rifiutato di cedere. In questo Giorno dell’Indipendenza, come hanno fatto da quando la Russia ha invaso per la prima volta l’Ucraina nel 2014, donne e uomini coraggiosi ucraini stanno difendendo l’Ucraina dagli attacchi ai principi fondamentali essenziali per ogni nazione del pianeta: sovranità e integrità territoriale.

Stanno dimostrando al mondo ancora una volta che vale la pena lottare per la libertà. Indipendenza significa libertà di scegliere il proprio futuro. È prezioso. Ogni anno, il 4 luglio, gli americani celebrano il Giorno dell’Indipendenza come un momento per ricordare il prezzo che abbiamo pagato per la nostra liberta’ e tutte le benedizioni che ne derivano”.

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