“Mi son trovato un tir contromano in autostrada mentre viaggiavo a 140 all’ora” L’incredibile racconto di Tito Boeri, noto architetto milanese: ecco come ho fatto a schivarlo

Terrore puro per Stefano Boeri, il celebre architetto milanese di 66 anni, che ha visto letteralmente la sua vita scorrergli davanti. Ha pensato di morire. Il tutto durante il viaggio in auto verso la Liguria, in auto assieme a suo figlio, alla nuora incinta e alla nipotina di 2 anni.

Un incubo: Boeri si è trovato di fronte un tir che viaggiava contromano in autostrada, una situazione estrema. Attimi di vero terrore, uno choc che resta impresso. E così l’archistar si è poi sfogato su Instagram: “Stiamo attentissimi in questi giorni mentre guidiamo”, questo il suo appello.

La vicenda, emersa negli ultimi minuti, risale a ieri, sabato 5 agosto. “Devo sfogarmi“, ha premesso Boeri. Dunque il racconto: “Sono in autostrada dei Fiori per andare sul Ponente ligure, tipo vacanze non intelligenti – premette -. Io alla guida, a fianco mio figlio. Dietro, sedute, la sua compagna incinta e la loro bambina di due anni. Appena arrivati da Londra: due biciclette e valigioni vari. Poco prima di Dorno Ovest (Autogrill) sto andando sui 140 all’ora nella corsia di sinistra, sto parlando con mio figlio di politica italiana (forse porta sfiga) quando mi compare davanti il muso di un tir enormeContromano. Faccio appena in tempo a guardare che sulla corsia di destra non ci siano macchine e mi butto sulla corsia centrale. Ci fosse stata un’altra macchina eravamo spacciati”, sottolinea.

E ancora: “Bastava un attimo di disattenzione, non dico il cellulare ma anche solo la stazione radio da sintonizzare sul cruscotto e sarebbe finita. Ci fermiamo e chiamiamo il 118. Non so cosa sia successo, come sia potuto succedere. Questo delinquente oltretutto non era fermo ma procedeva spedito. Non so perché lo scrivo, ma stiamo tutti attenti quando guidiamo: idioti e criminali sulle strade sono armi letali a grappolo. E non vale la pena rischiare per una telefonata o qualsiasi altra cavolata. Me lo ricorderò. Buon agosto a tutte/i”, conclude uno Stefano Boeri ancora comprensibilmente sconvolto.

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