Ha perso due mani e un occhio: come se non bastasse lo hanno anche sbattuto in galera. Carriera finita per il ladro maldestro che ha fatto esplodere in casa la bomba che avrebbe usato per svaligiare un Bancomat

A seguito delle dimissioni ospedaliere, per lui è scattato l’arresto per fabbricazione e detenzione di materiale esplodente. Per gli inquirenti stava preparando un ordigno da utilizzare per l’assalto ad uno sportello bancomat.

Nella terribile esplosione avvenuta in casa, nel Pesarese, ha perso entrambe le mani e un occhio, rischiando seriamente di morire. Dopo quasi due mesi di ospedale, al ritorno l’uomo ha trovato però una amara sorpresa: un ordine di arresto nei suoi confronti per fabbricazione e detenzione di materiale esplodente.  I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Pesaro e Urbino, infatti, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare di arresti domiciliari nei confronti del 37enne, disposta dal Gip dopo la richiesta dei pm.

L’arresto, per il fatto risalente al 10 giugno scorso, è scattato dopo una complessa indagine che si è avvalsa anche di perizie tecniche e che ha portato gli inquirenti a ritenere che l’uomo quel giorno stesse preparando un ordigno ad alto potenziale che i carabinieri ritengono volesse utilizzare per l’assalto ad uno sportello bancomat.

Quel drammatico giorno il 37enne era nella mansarda di un appartamento di parenti in località Apsella di Vallefoglia, in provincia di Pesaro Urbino, quando una deflagrazione lo investi in pieno. L’onda d’urto distrusse  tutto nella mansarda provocando anche il crollo di una porzione di pignatte nella sottostante camera da letto occupata da bimbi Per gli inquirenti l’esplosione fu causata da un ordigno esplosivo a base di Tatp (triperossido di acetone) ad elevatissimo potenziale,  come accertato dai Ris, sostanza spesso usata per assalti ai bancomat con bombe artigianali.

Secondo carabinieri e Procura, l’uomo infatti stava preparando un colpo. Ad aiutarlo vi era un altro soggetto che dopo il gravissimo incidente lo avrebbe lasciato in fin di vita, tentando anche di far sparire le tracce, e che è ancora ricercato. Il 37enne invece venne soccorso e trasportato d’urgenza in ospedale ad Ancona finendo prima in Rianimazione e poi in Medicina d’urgenza dell’ospedale di Pesaro. A seguito delle recentissime dimissioni ospedaliere, per lui è scattato l’arresto per il possibile pericolo di fuga nonostante le gravi ferite agli arti inferiori e al volto e la netta riduzione dell’udito.

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