“Non raccontateci la balla dei morti per il caldo” Mario Giordano, dati alla mano, smonta l’ignobile bufala che da giorni provano a propinarci

di Mario Giordano per il blog di Nicola Porro

Attenti alla strage del clima. C’è il caldo che uccide. Ecco il nuovo tormentone della paura dell’estate 2023,  i nuovi terroristi della climatologia sono scatenati: titoli sui giornali, titoli sui telegiornali, per spiegare l’eccesso di mortalità che si regista, e che effettivamente si regista, con la storia sul caldo.

E già questo fa suonare un campanello di allarme. Perché fino all’altro giorno, quando si cercava di spiegare l’eccesso di mortalità con altri motivi, per esempio i lockdown che ci sono stati, per esempio le mancate cure a causa delle chiusure Covid, oppure – ma ditelo piano – gli effetti avversi dei vaccini, erano tutti lì a ripetere: “No ma cosa dite, ma non si può dire, non si può stabilire la causa dell’eccesso di mortalità”. Ci hanno insegnato che non si può dire, perché effettivamente l’Istat non lo rileva.

Adesso però all’improvviso si sa. È determinato. È scritto. È stampato nei giornali: l’eccesso di mortalità è causato dal caldo. L’hanno deciso. Ma basta andare a vedere i dati per capire come qualche domanda sia lecita. Tanta certezza sul fatto che la colpa sia del caldo non è confermata dai dati, dati che gli amanti della scienza dovrebbero guardare con un po’ più di attenzione.

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Nel 2022 la mortalità in eccesso rispetto al triennio precedente al Covid (2015- 2018) è stato di 67.000 persone, di questi 45.000 sono imputabili al Covid, restano quindi 22.000 morti in più che non sono spiegati dal coronavirus. Se fosse vero che la causa dell’eccesso di mortalità – Covid escluso – è il caldo, noi dovremmo trovare tutti questi 22.000 morti concentrati nei mesi estivi, nei mesi che vanno da luglio a settembre, altrimenti non è che uno muore di caldo a novembre. E invece, se si vanno a spacchettare questi 22.000 morti, ripeto, decessi in eccesso escluso il Covid, si scopre che solo il 48 per cento di loro sono morti nel periodo estivo.

Quindi anche ammesso che tutti quelli deceduti fra luglio e settembre non siano morti in incidenti stradali, ma tutti morti per il clima caldo – cosa improbabile -, resta l’altro 52 per cento. Ci sono cioè 11.000 morti in eccesso fra ottobre e dicembre. Saranno morti per il caldo anche quelli? Sono morti per il surriscaldamento delle palle di Natale o le uniche palle sono quelle di certi soloni che ci vogliono convincere, così per dogma di fede, senza neanche avere il disturbo guardare i dati, che i morti in eccesso siano dovuti al caldo killer o alla strage del clima? Non sarà che fa comodo farci di nuovo venire paura? Pensateci.

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