Daniela Santanchè e le multe prese in Maserati e mai pagate: Report non molla la presa, e denuncia 462 accertamenti e 43 contravvenzioni mai pagate

La ministra chiedeva prestiti promettendo incontri con Draghi e Berlusconi. Le pubblicità di Bpm sui giornali dell’ex fidanzato Sallusti

tratto da Affari Italiani

Mercoledì prossimo Daniela Santanchè sarà in Parlamento per riferire sulla questione delle sue aziende: Visibilia Ki Group. Ma a peggiorare la situazione per la ministra del turismo arrivano nuovi dettagli sullo stato di salute delle società. Spuntano ad esempio 462 accertamenti e 43 multe non pagate. Protagonista – si legge sul Fatto Quotidiano – è la Maserati da 300 cavalli in leasing affittata per 77 mila euro da Visibilia.

Con l’auto Santanchè percorre 150 mila chilometri. E dal 4 febbraio 2019 al giugno 2019 riceve 419 accertamenti. Tutti archiviati dal sistema sanzionatorio per l’abbinamento tra la targa dell’auto a un pass che autorizza accessi a ztl, corsie preferenziali e varchi per l’accesso in Area C. Risultano anche 43 multe per divieto di sosta.

Elevate sul posto dagli agenti e non pagate. Tanto che il Comune alla fine le trasmette alla società di riscossione Geri. L’unica infrazione pagata è il semaforo rosso bruciato dall’autista che stava andando a prendere l’allora sottosegretaria. All’epoca la polizia locale trova anche lampeggianti e sirena nell’auto. Ma Santanchè spiega che la Polizia li ha lasciati all’epoca in cui lei aveva la scorta e se li deve ancora riprendere.

Intanto la trasmissione Report di Raitre, stasera indaga sui milioni di debiti dell’azienda e di Ki Group. Addirittura 15 milioni di euro nel 2011. L’allora sottosegretaria del governo Berlusconi chiese alla Banca Popolare di Milano anche un fido da 2 milioni, rifiutato. Nell’occasione si sarebbe offerta di organizzare incontri tra i vertici della banca, lo stesso Berlusconi Mario Draghi. E alla fine Bpm avrebbe acquistato pubblicità per le testate curate da lei.

Tra questi debiti societari, 2,8 mln – riporta Repubblica – riguardavano un finanziamento con la banca milanese. La sottosegretaria va a bussare alla porta dell’istituto per riceverne altri due. L’ufficio crediti della banca si oppone. E allora lei chiama il braccio destro del capo della banca, Massimo Ponzellini. Ad Antonio Cannalire Santanchè offre di organizzare incontri con Draghi e Berlusconi. Lei smentisce “categoricamente” la circostanza. Che però viene confermata alla trasmissione Report di Rai3 da alcuni documenti. Alla fine Bpm non concede l’estensione del fido. Ma Visibilia ottiene l’acquisto di spazi pubblicitari per la banca su Libero, Il Giornale e persino L’Ordine di Como, quotidiano locale di proprietà dell’allora compagno Alessandro Sallusti. Risalgono all’epoca anche i prestiti dell’azienda a D1 Partecipazioni, di cui usufruttuario era sempre Sallusti. Secondo i soci di minoranza all’epoca Visibilia non iscrive a bilancio alcune perdite patrimoniali. Nel dicembre 2014, con queste rettifiche, il patrimonio netto è negativo per 4,5 milioni di euro. Infine c’è il caso di Ki Group. Acquistata, insieme a Canio Mazzaro, dopo un prestito del Monte dei Paschi di Siena.

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