Schlein dall’alto del suo nulla fa il fenomeno con la Meloni: “A Bruxelles la premier è isolata, noi costruiamo alleanze con le forze progressiste e democratiche che hanno a cuore il futuro dell’Ue”

Tra Mes e caso Santanchè, “capisco che Meloni sia nervosa”. A descrivere lo stato d’animo della premier è Elly Schlein che, intervenendo alla trasmissione Forrest su Rai Radio1, ricorda di non essere stata presente,nei giorni scorsi, in Parlamento durante le comunicazioni di Meloni in vista del Consiglio europeo in corso da ieri, perché “ero in missione a Bruxelles”, dove la segretaria del Pd ha incontrato la presidente dell’Europarlamento Metsola, i commissario europei e Gentiloni. Incontri fortemente voluti da Schlein che ora dice: “Proprio l’isolamento di Giorgia Meloni quando va a Bruxelles è la dimostrazione che il Pd ci tiene a costruire l’alleanza delle forze progressiste e democratiche che hanno a cuore il futuro dell’Unione”. E ha aggiunto: “Capisco che sia nervosa, perché nell’ultima settimana il centrodestra è andata sotto sul decreto lavoro, poi abbiamo visto una maggioranza disertare il voto sul Mes” e, infine, “c’è la vicenda molto grave e imbarazzante per il governo sulla ministra Santanchè”.

Il salario minimo

Schlein è poi tornata a parlare del salario minimo. “Ci sono sacche di lavoratori poveri che il governo non vede ed ha smantellando l’unico sostegno al reddito”, ha detto la leader dem. “Un salario minimo è fondamentale e sono felice che stiamo lavorando con tutte le opposizioni per una proposta unitaria per contrastare un governo che sta aumentando la precarietà”.

Le alleanze

Infine, un accenno alle ultime elezioni Regionali in Molise e alla debacle del Pd nelle recenti amministrative. “In tutte le tornate elettorali c’è un astensionismo da record e le persone che rinunciano al voto sono quelle più povere. Ecco, quello è il distacco che dobbiamo colmare. Le forze che oggi si trovano all’opposizione hanno la responsabilità di trovare punti di convergenza invece di fare la gara tra di loro”. E ha sottolineato: “Le elezioni Europee ed amministrative del prossimo anno sono “fide cruciali. Il Pd si concentrerà su tutte queste partite costruendo percorsi credibili, ma per fare la differenza e vincere bisogna essere in grado di costruire delle alleanze, noi non pensiamo di essere autosufficienti”.

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2 comments
  1. Messa lì apposta per urlare al fascismo. Giustamente, in Italia ci sono almeno 7 milioni di elettori che voterebbero una vera destra di stampo nazionalsocialista. Gente che non ne può più di vedere calpestato ogni diritto in nome del buonismo piddino. Gente che che ne ha già le palle piene di Elly Meloni. Gente che vorrebbe un Victor Orban a capo del governo. In buona pace delle due Elly… quella mora e quella bionda.

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