Russia, ferma tutto: abbiamo scherzato! Prigozhin ha accettato la mediazione di Lukashenko e ha comunicato la fine dell’avanzata su Mosca dei combattenti del gruppo Wagner, che torneranno in Ucraina

Ore 19.57 Imminenti cambiamenti nella Difesa russa
Prigozhin ha accettato la mediazione di Lukashenko e ha comunicato la fine dell’avanzata su Mosca dei combattenti del gruppo Wagner, che torneranno in Ucraina. I primi report parlano di “imminenti grandi cambiamenti” nei vertici dellla Difesa russa, che probabilmente erano il vero obiettivo di Prigozhin.

Ore 19.32 La conferma di Prigozhin: ritirate le truppe da Mosca
Prigozhin ha confermato il ritiro delle truppe della Wagner da Mosca. In un nuovo audio diffuso su Telegram il capo dei mercenari ha dichiarato che i suoi uomini sono arrivati “a 200 chilometri” dalla capitale della Russia, ma ora fanno “marcia indietro”, tornando verso sud per evitare “spargimento di sangue russo”.

Ore 19.22 Da Minsk: “Prigozhin ha accettato di fermare l’avanzata”
Dall’agenzia Tass filtra una notizia che il gruppo Wagner non ha confermato ma che sarebbe clamorosa: Prigozhin avrebbe accettato di interrompere l’avanzata verso Mosca dopo un colloquio telefonico con Lukashenko. I due avrebbero trovato una “soluzione accettabile” per risolvere la situazione e senza ripercussioni per i combattenti della Wagner. Per il momento si tratta di indiscrezioni da prendere con le pinze: si aspetta la conferma o la smentita di Prigozhin.

EvitareĀ spargimento di sangueĀ e la morte di civili: con queste motivazioni il capo della Wagner,Ā Evgenij Prigozhin, ha annunciato lo stop della suaĀ avanzata verso Mosca. Poco prima, la notizia era stata data dal presidente bielorussoĀ Alexandar Lukashenko, secondo cui dopo unaĀ mediazioneĀ durata diverse ore alla fine un accordo ĆØ stato raggiunto. Di che entitĆ  e di quale tipo perĆ² al momento non ĆØ dato sapere. Oltre a fermare l’avanzata, Prigozhin ha dichiarato di essere pronto a tornare indietro e rispedire i propri soldati inĀ Ucraina.

Era da diverse ore che il leader dei contractors della Wagner non lanciava messaggi su Telegram. Dopo un’intensa attivitĆ  mediatica e social, Prigozhin nel pomeriggio di questo sabato, mentre i suoi combattenti venivano dati a 350 chilometri da Mosca, ĆØ stato inĀ silenzio. Poi l’improvviso colpo di scena, contenuto in un messaggio audio.

“I miliziani della Wagner sono arrivati a 200 chilometri da Mosca – ha dichiarato – ma ora fanno marcia indietro, tornando verso sud per evitare spargimento di sangue russo da una parte o dall’altra”.Ā Due gli elementi da sottolineare in queste poche frasi. In primis, Prigozhin non ha parlato di accordi ma, al contrario, haĀ rivendicatoĀ la paternitĆ  della decisione di frenare l’avanzata. Ha cioĆØ presentato la tregua come una mossa di “responsabilitĆ ” davanti al popolo russo. Circostanza politicamente rilevante.

In secondo luogo, ha parlato di proprie truppe arrivate a 200 km dalla capitale. In realtĆ , erano alcuni di piĆ¹. Gli ultimi resoconti dati da fonti di stampa locali, hanno riportato una distanza tra le posizioni della Wagner e il confine urbano di Mosca di almeno 350 km. Prigozhin perĆ² ha tenuto a far sapere di essersi pinto anche oltre. In qualche modo, la suaĀ prova di forzaĀ l’ha data. E chissĆ  che oggi non fosse proprio questo il suo reale obiettivo.

In campo anche Lukashenko

Di accordi ha invece parlato Alexandar Lukashenko. Il presidente bielorusso ha anticipato l’annuncio dello stesso Prighozin sullo stop ai combattimenti. Da Minsk, il principale alleato internazionale di Putin ha espressamente fatto riferimento ad accordi accettati dal leader della Wagner.Ā “Evgenij Prigozhin ha accettato la proposta di Alexandr Lukashenko di fermare l’avanzata dei mercenari di Wagner – si legge nella dichiarazione di Lukashenko – e allentare la tensione”.

ƈ stata trovata una soluzione accettabile, con garanzie di sicurezza per i combattenti di Wagner”,Ā ha poi concluso il leader bielorusso. Quest’ultimo, cosƬ come riferito dalle principali agenzie di stampa russe, ha sottolineato che i colloqui tra lui e Prigozhin sono andati avanti per tutta la giornata. Non ĆØ stato specificato cosa prevedono gli accordi raggiunti. NĆ© se la mediazione sia stata una sua iniziativa oppure una rchiesta da parte di Mosca.

Putin ringrazia il presidente bielorusso

Da Mosca hanno fatto sapere che il presidente russo e Lukashenko hanno tenuto nelle ultime ore almeno due colloqui telefonici. Nell’ultimo, Putin ha ringraziato il suo omologo bielorusso per la mediazione con Prigozhin. Un vero e proprio riconoscimento quindi del ruolo avuto dal leader di Minsk. Una circostanza politicamente non secondaria.Ā “Putin – si legge in una nota del Cremlino – ha dichiarato di essere grato a Lukashenko per essere riuscito a negoziare con successo con il gruppo Wagner e il suo leader, Evgeny Prigozhin”.

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