Putin al vertice di San Pietroburgo si toglie i sassolini dalle scarpe prima perculando Zelensky come merita, poi dimostrando una volta di più l’inutilità delle sanzioni

La Russia “è obbligata ad aumentare la spesa per la difesa per garantire la sicurezza del paese”, il Pil tiene e l’inflazione scende, assicura il presidente russo nel suo discorso al forum economico di San Pietroburgo

“La controffensiva ucraina non ha alcuna chance di successo”, sostiene il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso al forum economico di San Pietroburgo, come riportano i media russi. “Le forze di Kiev in questo momento attaccano in alcune aree, hanno perso diversi carri armati, i combattimenti continuano ma non hanno alcuna possibilità”.

Putin riserva parole contro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: “Ho amici ebrei che mi dicono che Zelensky non è un ebreo, ma una vergogna per gli ebrei”. A Putin era stato chiesto come può
dire che tra gli obiettivi della Russia c’è la “denazificazione” dell’Ucraina, quando il presidente Volodymyr Zelensky è un ebreo ed è stato eletto democraticamente. In Ucraina “oggi i neonazisti sono stati elevati al rango di eroi”. Il presidente russo ha ricordato lo sterminio degli ebrei nella Seconda guerra mondiale. “L’Olocausto – ha detto – è stato lo sterminio di 6 milioni di ebrei, e un milione e mezzo sono stati sterminati in Ucraina, prima di tutto per mano dei Banderiti”. Vale a dire dei seguaci del nazionalista Stepan Bandera, alleatisi con Hitler contro l’Unione Sovietica. Dopo aver fatto vedere una serie di video agghiaccianti sui massacri in Ucraina, Putin ha affermato che proprio Bandera e i suoi seguaci oggi sono “gli eroi dell’Ucraina” e coloro che “le autorità ucraine oggi proteggono”. “Abbiamo l’obbligo di combattere contro questo – ha proseguito Putin -. La Russia è stata la parte che ha sofferto di più nella lotta contro il nazismo. Non dimenticheremo mai questo. “Abbiamo tutto il diritto – ha concluso il presidente russo – di ritenere che uno dei nostri obiettivi chiave in Ucraina è la denazificazione”.

La Russia “è obbligata ad aumentare la spesa per la difesa per garantire la sicurezza del paese” aggiunge poi Putin, spiegando che “il pil russo è cresciuto del 3,3%, un anno fa gli imprenditori erano in pensiero ma il risultato del nostro lavoro collettivo ha funzionato”. L’economia russa potrebbe crescere fino al 2% quest’anno mentre il paese è alle prese con le sanzioni occidentali imposte dall’inizio del conflitto ucraino. “Sono d’accordo con quegli esperti che ritengono che la crescita sarà fino all’1,5%, o forse anche fino al 2%”, ha detto il presidente russo, rimarcando che l’inflazione in Russia, impennata dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina, sia ora al 2,9%, cioè, a suo dire, “vicino al minimo storico e su valori più bassi di molti paesi occidentali”.

E ancora. “I cambiamenti mondiali in tutte le sfere non sono temporanei, ma cardinali, profondi e irreversibili” prosegue il presidente russo Vladimir Putin parlando al forum economico di san Pietroburgo. “La Russia sarà sempre parte dell’economia mondiale” nonostante le sanzioni. Sta riducendo l’uso del dollaro nelle transazioni internazionali, le transazioni con la Cina sono all’80% in rubli e yuan e quelle con gli Emirati arabi uniti per il 90% in rubli, ha detto Putin.

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