La vittoria di Djokovic al Roland Garros ha un sapore rivoluzionario. Non solo perché con questa ennesima impresa sportiva, il tennista serbo si assicura un posto privilegiato nella storia del tennis mondiale con ben 23 slam realizzati all’attivo (ben uno in più di Nadal), ma perché in una società dove tutto ha un prezzo e dove tutti sono disposti a svendersi per un po’ di notorietà e quattro soldi, lui ha dimostrato d’essere davvero un alieno.
Un ragazzo di sani principi, lontano anni luce dalla lobotomizzazione di massa che sta rendendo milioni di persone schiave del compromesso al ribasso. Anche nei momenti più cupi, quando la sua carriera sembrava essere messa a rischio da scelte libere per il proprio corpo e la propria dignità di individuo e di sportivo, non ha perso la lucidità e la voglia di lottare. Ha preferito imboccare la strada in salita, rinunciando persino ai titoli che certamente sul campo avrebbe conquistato senza troppi complimenti e non abbassare la testa.
Questo ennesimo traguardo, ha consentito a Novak Djokovic di stabilire il record di successi in tornei slam per gli uomini. Oggi questo ragazzo pieno di talento e di grinta è l’emblema del merito, della fatica e della speranza. Un esempio concreto di quanto si possa diventare numeri uno, mantenenedo saldi i propri valori e i propri principi, con la forza di volontà e con la disciplina, dentro e fuori dal campo di gioco.
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