Sosteneva che la selezione naturale ci avrebbe fatto sparire: purtroppo ha perso la vita, a soli 47 anni, a causa del solito malore improvviso

Artista profondo e versatile, è stato uno dei protagonisti della scena rock locale degli ultimi 30 anni.

È stato uno dei più talentuosi musicisti del Pinerolese e ha segnato la scena rock locale degli ultimi 30 anni. La scomparsa prematura di Diego Di Chiara, 47 anni, residente a Villar Perosa, è stata una notizia che ha scosso gli appassionati di musica e chi è cresciuto o ha ballato al ritmo delle sue canzoni.

Dotato di una vasta cultura musicale, che spazia dalla musica classica alle sperimentazioni contemporanee, Di Chiara aveva a casa sua diversi strumenti, con cui si esercitava. Anche se il suo prediletto era la chitarra. Numerosi sono i progetti che lo hanno coinvolto dalla Escape, band metal di Perosa Argentina, a May Be All, passando per i Nospheratu. In questo articolo di Groovin, la sua intervista in cui li passa in rassegna.

Non mancano nel suo curriculum le collaborazioni illustri: Di Chiara ha lavorato anche con Morgan, ospitandolo per un mese a casa sua.

“Negli ultimi anni era un po’ deluso dal fatto di non essere riuscito a sfondare, malgrado le sue qualità e si era ritirato, anche se continuava a produrre brani” racconta sua sorella Marilù Cianflocca, che è stata sommersa da messaggi di stima e di affetto. Due sono ancora nel suo pc, protetti da una password.

“Lui iniziava a suonare dalle 8 alla mezzanotte. Le sue canzoni sono state una colonna sonora della mia adolescenza e della mia infanzia” ricorda con commozione. Prove interminabili in casa perché lui ricercava la perfezione e perché per lui la musica era una cosa davvero importante, come la famiglia: “Negli ultimi tempi usciva meno, ma telefonava ogni giorno a me e agli altri parenti e mandava delle canzoni alle mie bimbe, collegate a quello che stavano facendo”. Segno della sua attenzione e della sua profondità umana, testimoniata da un post che aveva pubblicato 12 anni fa sul suo profilo Facebook: “Ho notato che faccio sorridere un sacco di persone. Non importa che ridano di me, non importa che il sorriso sia finto o di cortesia, non mi importa che pensino che sia pazzo, strano, bizzarro o toccatello, la soddisfazione di far sorridere le persone che mi incontrano è più forte del loro giudizio”.

A stroncarlo è stato un malore tra giovedì e venerdì, mentre tornava a casa con la busta della spesa. La famiglia sta attendendo l’esito dell’autopsia per poter organizzare un funerale laico, dove gli amici lo ricorderanno suonando alcuni suoi brani.

Avverrà una selezione naturale e i No Vax si estingueranno da soli, nel frattempo io vaccinato con terza dose Pfizer perchè dalla seconda dose ho erezioni continue”


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