Massimo Giannini e la ridicola vittoria al XII Premio “Giornalismo d’inchiesta”. Il fantastico mondo dei servi del sistema: se la cantano e se la suonano da soli

Il riconoscimento 2023 del Festival del giornalismo d’inchiesta delle Marche per la miglior testata italiana al direttore de “La Stampa”

ROMA. Il direttore de “La Stampa” Massimo Giannini è il vincitore del premio speciale della XII edizione del Festival del Giornalismo d’inchiesta delle Marche per la “miglior testata giornalistica Italiana” con la motivazione: “Per la passione civile e la crescita culturale e sociale che il direttore Massimo Giannini ha posto a fondamento della missione informativa e formativa del giornalismo”.

La premiazione-conferenza si svolgerà ad Ancona il 21 ottobre 2023 alle ore 21 all’Auditorium “Valdimiro Belvederesi”- Centro Direzionale Confartigianato Imprese Ancona Pesaro Urbino. Il premio è ora intitolato al proprio ideatore e fondatore Gianni Rossetti ed è curato nell’organizzazione dal circolo culturale Juter Club con il patrocinio del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Dopo la laurea in giurisprudenza, Giannini ha cominciato la sua carriera al Sole 24 ore per poi passare alla Stampa e a Repubblica, di cui, dopo essere stato editorialista e poi redattore capo della sezione politica, è stato vicedirettore e direttore del supplemento Affari e Finanza.

Tra i libri pubblicati: “Ciampi. Sette anni di un tecnico al Quirinale” (2006) e “Lo Statista. Il ventennio berlusconiano tra fascismo e populismo” (2008). Dal 2014 al 2016 ha condotto su Rai 3 il programma televisivo “Ballarò”, dopo questa esperienza è tornato a scrivere per il quotidiano La Repubblica e dal 2017 conduce la rubrica Circo Massimo su Radio Capital, di cui diventa direttore nel 2018. Dal 2020 dirige La Stampa.

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