“La mia coscienza mi impone di tornare in Italia”. Così Giorgia Meloni si è congedata dal G7 che si è svolto a Hiroshima, in Giappone. La premier ha fretta di rientrare per via dell’alluvione che sta mettendo in ginocchio l’Emilia Romagna: “Non riesco più a stare lontana in un periodo così complesso. Ho bisogno di lavorare e stare in prima persona sull’emergenza. La mia coscienza dopo due giorni e più di distanza mi impone di tornare”.
Tra l’altro la Meloni ha mostrato video e foto dell’alluvione anche ai leader del G7: “Li ringrazio per la loro solidarietà, espressa a 360 gradi anche con disponibilità di aiuto. La mia è una scelta che tutti hanno compreso e sostenuto. Serve anche a me tempo per organizzare al meglio il Cdm. Per mettere a punto tutti i provvedimenti, sentire le categorie, andare sul territorio abbiamo ritenuto che il primo momento utile fosse quello della giornata di martedì. Vogliamo portare in Cdm un provvedimento utile – ha puntualizzato la premier – e non un provvedimento manifesto per far vedere che stiamo facendo delle cose”.
Anche Volodymyr Zelensky ha compreso l’urgenza della Meloni di rientrare in Italia. A proposito dell’Ucraina, la premier ha ribadito il totale e convinto sostegno: “Se noi avessimo seguito la propaganda di chi diceva che era una battaglia persa aiutare gli ucraini, se avessimo abbandonato gli ucraini, oggi vivremmo in un mondo nel caos. Noi continueremo a sostenere l’Ucraina ma il grosso del lavoro lo stanno facendo loro”.
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