L’Occidente è “molto vicino” al discutere seriamente la possibilità di inviare truppe in Ucraina. È quanto sostiene Viktor Orban, che ha rilasciato un’intervista televisiva rilanciata dal portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs. Il leader di Budapest ha ricordato che “la Germania aveva iniziato inviando elmetti e ora manda a Kiev carri armati”, quindi non è da escludere un ulteriore passo in avanti da parte dell’Occidente.
“Il mondo non è mai stato così vicino al trasformare una guerra locale in una guerra mondiale”, ha aggiunto Orban, che ha poi accusato apertamente i leader occidentali di avere una “febbre da guerra”, in quanto stanno continuando a inviare “armi sempre più pericolose” all’Ucraina. Inoltre il premier ungherese ha ribadito di essere a favore della pace (d’altronde chi non lo è, ndr) e ha evidenziato che l’opinione pubblica internazionale è sempre più divisa: “Arabi, cinesi e africani chiedono un cessate il fuoco e negoziati di pace”.
“C’è la seria possibilità che partecipino alla guerra anche i soldati dei Paesi alleati”, ha rimarcato Orban, secondo cui la sua Ungheria è l’unico Paese in Europa ad essere rimasto “pacifista accanto al Vaticano”. L’auspicio del leader di Budapest è che le elezioni presidenziali statunitensi del 2024 possano portare a un cambiamento dei tradizionali rapporti europei e ha accusato gli americani di essere coloro i quali non vogliono un cessate il fuoco.
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