Ecco il primo ristorante da evitare: Repubblica e Corriere eccitati per l’annuncio tra le proposte di un hamburger a base di grillo

La novità al ristorante Pane & Trita di via Muratori, dove entra nella composizione di uno degli hamburger. Si chiama Grillo Cheeseburger

tratto da Repubblica

Milano è pronta a fare un salto: quello del grillo, nel piatto. Oggi debutta infatti la prima pietanza a base di farina di grillo. Esattamente, al ristorante Pane & Trita di via Muratori, dove entra nella composizione di uno degli hamburger. Si chiama Grillo Cheeseburger, tanto per non lasciare spazio agli equivoci, e si presenta in un bel panino verde brillante, arricchito da formaggio, verdure e salsine. Il 24 gennaio l’Unione Europea ha autorizzato la vendita di prodotti alimentari ricavati da alcuni insetti. Tra cui la farina della specie detta grillo domestico, nome scientifico Acheta domesticus (ma non sono i grillini presi nei campi, provengono da allevamenti controllati e certificati).

E subito i ristoratori più fantasiosi hanno intuito le nuove possibilità, si sono organizzati per procurarsela e poter confezionare piatti da proporre nei ristoranti. E’ il caso della pizzeria Almiro, che in provincia di Bologna vuole aggiungere farina di grillo all’impasto delle pizze. E di un cuoco di Roma che vuole farne una componente del sushi. Pabel Ruggiero e i suoi soci, che hanno fondato Pane & Trita nel 2015, sono basati in Brianza e hanno trovato la soluzione vicino a casa. Si forniscono infatti da un’azienda food-tech, la Soul-K di Muggiò, specializzata in prodotti innovativi, che importa la farina da un produttore finlandese (i grilli crescono in allevamenti super controllati, acqua e terreni puliti).

E che ha messo a punto, in collaborazione con Pane & Trita, la formula giusta per realizzare un hamburger speciale e ben calibrato nella consistenza e nel gusto. E’ fatto con farina di grillo, fagioli cannellini, patate al vapore, olio di semi di girasole, pane grattugiato. Non è vegetariano, ovviamente, ma non contiene nessun tipo di carne convenzionale. In compenso, ha un alto contenuto proteico, perché questa è la caratteristica che fa pensare al grillo per l’alimentazione di domani. La farina di grillo (che per ora in Italia è molto cara, sui 70 euro al chilo) risulta ricca di vitamina B12, ferro, fosforo, sodio, calcio e fibre, ma soprattutto di proteine di qualità.

Per questo in molte macroregioni, come in Sudamerica e in Asia, da tempo si utilizzano le proteine degli insetti. Per questo anche il resto del mondo sta considerando questa fonte alternativa di proteine, che fra l’altro ha un impatto ambientale ridotto. E per questo anche in Europa adesso è possibile consumarle. Tornando al nostro hamburger, il pane in cui è inserito è artigianale e prende il colore verde dall’alga spirulina. Altri ingredienti nel panino sono la scamorza fusa, le patate croccanti, il cavolo viola crudo e una speciale salsina. “Ci piacciono le innovazioni”, spiega Ruggiero, “e piacciono anche ai nostri clienti. Che oggi potranno assaggiare una cosa in anteprima. Ci stavamo lavorando da un anno, e appena la Ue ha dato il via libera ci siamo mossi. Così abbiamo battuto tutti sul tempo. Ma i nostri piatti di carne ci saranno sempre”. Ogni giorno solo 100 Grillo Cheeseburger saranno preparati (in totale) nei sei locali brianzoli e in quello milanese: limited edition, insomma, per il panino del futuro.

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  1. Che dire, ci sono sempre persone pronte a seguire le indicazioni più deliranti previste dalla UE. Gustatevi i grilli e quando vi verranno strane malattie, ricordatevi cha anche i sieri covid erano sicurissimi, si, di provocare problemi cardiaci.

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