Correzione in corsa da parte del governo: l’estensione va oltre marzo. Ecco come funzionano i buoni per i lavoratori dipendenti
Si allunga, ma non si allarga, il bonus carburanti per i lavoratori dipendenti. GiovedƬ sera, la premier Giorgia MeloniĀ ha annunciato modificheĀ al non ancora pubblicato decreto sulla trasparenza dei prezzi di diesel e benzina. Oltre a richiamare in gioco il taglio delle accise, in virtĆ¹ di una norma del 2007 che lo prevede in caso di extra-gettito Iva dettato da un aumento repentino delle quotazioni, ha assicurato unĀ bonus per i pendolari che usano i mezzi pubblici. E ha rilanciato la proroga dei buoniĀ carburante da 200 euro, che arriverĆ non piĆ¹ solo a marzo ma durerĆ per tutto il 2023.
La proroga fino a marzo era stata annunciata dopo il Cdm del 10 gennaio, dal quale era emerso ilĀ decreto legge sulla trasparenza dei prezzi dei carburanti. Ora, i buoni benzina saranno invece esentasse per tutto il 2023 ma restano da 200 euro a lavoratore.
I buoni benzina non fanno reddito
Nella nota di Palazzo Chigi di giovedƬ sera (12 gennaio) si rettifica infatti: “E’ stato prorogato al 31 dicembre 2023 il termine entro il quale il valore dei buoni benzina ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel limite di euro 200 per lavoratore, non concorrerĆ alla formazione del reddito da lavoro dipendente”.
L’iniziativa era stata adottata nella scorsa primavera, con il decreto Ucraina-bis. Con esso si prevedeva, per il periodo d’imposta 2022, che iĀ datori di lavoro privatiĀ potessero erogare ai propri lavoratori dipendenti buoni benzina, o titoli analoghi, esclusi da imposizione fiscale per un ammontare massimo di 200 euro per lavoratore.
I beneficiari e i buoni
E’ stata poi una circolare delle Entrate di luglio a dare ulteriori elementi di chiarezza sull’applicazione della misura. Innanzitutto, la circolare 27/E ha spiegato che lāagevolazione riguardaĀ i datori di lavoro che operano nel āsettore privatoā. Restano dunque fuori le amministrazioni pubbliche. Ricompresi, sempre che dispongano di propri lavoratori dipendenti, anche: gli enti pubblici economici; i soggetti che non svolgono unāattivitĆ commerciale; i lavoratori autonomi.
Quanto ai beneficiari dellāagevolazione in argomento, la circolare precisa che il beneficio riguarda i lavoratori dipendenti, da intendersi sulla base della tipologia di reddito prodotto, ossia quello di lavoro dipendente.
Per quel che riguarda la natura dei buoni benzina, hanno ricordato le Entrate, questi:
- possono essere corrisposti fin da subito, nel rispetto dei presupposti e dei limiti normativamente previsti, senza necessitĆ di preventivi accordi contrattuali
- possono essere corrisposti ancheĀ ad personam
- sono integralmente deducibili dal reddito dāimpresa (articolo 95 del Tuir)
- possono essere concessi per i rifornimenti di carburante per lāautotrazione (come benzina, gasolio, Gpl e metano) e, in via estensiva, anche per la ricarica dei veicoli elettrici
- costituiscono unāulteriore agevolazione, pertanto, non osta alla loro corresponsione la circostanza che il lavoratore dipendente giĆ usufruisca di altri beni e servizi (exĀ articolo 51, comma 3 del Tuir).
In particolare, la circolare spiega che, al fine di fruire dellāesenzione da imposizione, i beni e i servizi erogati nel periodo dāimposta 2022 dal datore di lavoro, a favore di ciascun lavoratore dipendente, possono raggiungere un valore di 200 euro per uno o piĆ¹ buoni benzina e un valore di 258,23 euro per lāinsieme degli altri beni e servizi (compresi eventuali ulteriori buoni benzina). Limite, quest’ultimo, che ĆØ poi stato incrementato fino a valere mille euro per il 2022.
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