Il Parlamento europeo ha approvato la destituzione dalla carica di vicepresidente del Pe dell’eurodeputata greca Eva Kaili. L’aula ha votato sì con la maggioranza di oltre due terzi (625 voti), come previsto dal Parlamento. Un solo contrario e due astenuti.

Il voto si è svolto per appello nominale sotto richiesta dei gruppi S&d, The Left e Id, fanno sapere dagli uffici del Parlamento europeo. All’analisi dei voti risulta che a votare contro sia stato Mislav Kolakuši croato dei non iscritti. Si sono invece astenuti l’olandese di Ecr, Dorien Rookmaker, e il tedesco di Id, Joachim Kuhs.

Kaili è una politica greca che è stata espulsa dal partito di centro sinistra Pasok e sospesa dal gruppo S&D, dopo essere stata arrestata dalle autorità belghe per sospetta corruzione operata dal Qatar al fine di influenzare le decisioni del Parlamento Europeo.

Ammonta ad oltre un milione e mezzo di euro il totale delle banconote trovate dalla polizia belga nel corso delle perquisizioni alle abitazioni di Antonio Panzeri e dell’ex vicepresidente dell’Eurocamera, entrambi agli arresti per il Qatargate. Nel domicilio di Kaili viveva anche Francesco Giorgi, anche lui agli arresti. E’ quanto riportano i media belgi citando la polizia federale. Il computo comprende anche i contanti trovati nella valigia che il padre di Kaili aveva con sé mentre stava lasciando un albergo di Bruxelles.

Kaili, è stata trasportata nelle scorse ore nel carcere di Haren, alla periferia nord-orientale di Bruxelles, non lontano dall’aeroporto internazionale di Zaventem.  Il carcere di Haren è stato completato nei mesi scorsi ed è stato costruito per alleggerire il peso agli altri istituti della città, in particolare quello di St. Gilles e quello di Forest. E’ un carcere che può contenere oltre 1100 detenuti e che tra i suoi ospiti annovera Salah Abdeslam, l’unico sopravvissuto del commando dei terroristi dell’attentato al Bataclan.

“Poche mele marce non possono offendere né distruggere l’immagine costruita nei decenni di un Parlamento europeo che, anzi, dovrebbe avere più poteri”, a cominciare dal “potere di iniziativa legislativa”. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della conferenza per l’Ucraina a Parigi, ha risposto così a una domanda sul caso di corruzione Qatargate che colpisce l’Assemblea Ue.