Manovra, la buffonata di Letta e Conte: pretendono entrambi di portare i loro elettori in piazza, ma separatamente

Il governo presenta la nuova manovra di bilancio e le opposizioni in Parlamento chiamano la piazza. Già ieri sera Giuseppe Conte si era detto pronto a fare di tutto per opporsi alla legge di bilancio. Il più forte mal di pancia in casa Movimento 5 Stelle è dovuto a come il governo ha deciso di trattare il Reddito di cittadinanza. Infatti Meloni si è data un anno per smantellarlo definitivamente. Anche il Partito democratico ha chiamato il suo popolo a scendere in strada per manifestare contro una “manovra iniqua”. Letta ha già ufficializzato la data: il prossimo 17 dicembre. Tenendo conto che Conte ha già posto il focus principale sull’abolizione del reddito e che sarà dura immaginare che quest’ultimo possa seguire Letta, Pd e M5s si preparano a due opposizioni differenti. Già divisi nella piazza pacifista, salvo colpi di scena, saranno divisi anche nella piazza contro la manovra del governo Meloni.

Da Letta a Conte: le reazioni delle opposizioni

“Noi siamo disposti a tutto per difendere il Reddito di cittadinanza. Daremo battaglia nelle sedi istituzionali e nelle piazze se il governo andrà avanti con questo indegno proposito di smantellare il reddito di cittadinanza”. Ieri il presidente del Movimento 5 Stelle era stato fra i primi a replicare alle indiscrezioni sulla bozza di manovra, attaccando il governo, reo di voler cancellare l’assegno unico per i più poveri e arrivando a definire le decisioni di Meloni “disumane”.

Oggi rincara la dose. Parla di una legge che giudica priva di ogni forma di investimento, con famiglie e imprese costrette ancora a tirare la cinghia, con un taglio sullo sconto carburanti che peserà sulle famiglie e un taglio al cuneo fiscale troppo irrisorio. “In compenso festeggiano, però, evasori e corrotti. Se vogliono mandare fuori strada gli ultimi, troveranno un muro. Non possiamo permettere un massacro sociale”.

Oggi non si è fatta attendere anche la reazione del segretario dimissionario Enrico Letta il quale, in vista del congresso del suo partito, resta formalmente alla guida e chiama i democratici a scendere in piazza contro le scelte del governo Meloni. Con un tweet ha lanciato la mobilitazione dando già una data precisa: il 17 dicembre prossimo. “Sabato 17 la nostra manifestazione contro una manovra improvvisata e iniqua. Inadeguata rispetto al rischio recessione e all’impennata dell’inflazione. Lo avevamo anticipato nella nostra Assemblea di sabato. Ora, dopo le decisioni di ieri lo confermiamo con ancora più convinzione” ha twittato il leader del Pd. Dunque sia Conte che Letta chiamano la piazza ma è difficile che sia la stessa per i due leader di centrosinistra.

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