L’Ucraina vuole di più e riparte il pressing, anche mediatico, per convincere la Nato a fornire ulteriore materiale bellico per scacciare la Russia dal territorio invaso lo scorso 24 febbraio. Volodymyr Zelensky sta cercando di convincere Joe Biden affinché gli Stati Uniti forniscano a Kiev un sistema missilistico con un raggio di 305,7 chilometri, in grado quindi di raggiungere e colpire il territorio russo. Secondo la ricostruzione del New York Times il numero uno di Kiev ha assicurato a Washington che non intende colpire città russe o target civili. “Stiamo cercando di evitare la terza guerra mondiale” la linea di pensiero portata avanti dall’inquilino della Casa Bianca e ripetuta ai collaboratori.
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Il dibattito sull’Army Tactical Missile System arriva in un momento critico, in cui prevale la preoccupazione nell’amministrazione americana per un’escalation da parte di Vladimir Putin. Le opzioni peggiori a cui ci si sta preparando includono bombardamenti indiscriminati delle città ucraine, una campagna per uccidere i leader di Kiev o un attacco a uno dei centri di fornitura di armi fuori dall’Ucraina e in particolare nei paesi Nato di Polonia e Romania. La gittata massima dei missili finora forniti dagli Usa è di 78 chilometri. E per ora all’Ucraina devono bastare questi.