Girava in bicicletta per raggiungere le sue dieci scuole della montagna, tutte dell’istituto comprensivo Salvo D’Acquisto di Gaggio Montano che dirigeva. Una delle immagini piĆ¹ vere per ricordarlo. ƈ mortoĀ Carmelo Adagio, preside amatissimo, uomo di scuola cresciuto a pane, banchi e politica. A sinistra e da ambientalista. Cuore verde e grande. Cuore che lo ha tradito: la sua morte a 55 anni per un infarto ĆØ stata improvvisa, lascia tutti sgomenti. “Infinita tristezza” scrive la sua scuola. Lo piangono i colleghi, non si capacitano i suoi insegnanti. I funerali saranno mercoledƬ.

“Nelle conversazioni private ci siamo sempre supportati, anche nelle nostre difficoltĆ , ma soprattutto nell’idea di una scuola che mette via i personalismi e riporti al centro il senso profondo dell’essere Scuola – scriveĀ Alfonso D’Ambrosio, dirigente veneto – Carmelo ti sia lieve la terra, ma soprattutto porta quel tuo buon cuore lassĆ¹, ricordandoci di non mollare mai, con la giusta pazienza e amore come amavi fare tu”. Era uno che non mollava mai: colto, gentile, ironico, sempre disponibile. Quando uscirono le misure anti-covid andĆ² lui, nei giorni intorno a Ferragosto, a misurare il distanziamento tra i banchi con il metro. Raccontava: “Ti svegli di notte: e se non mi arrivano gli insegnanti che ho chiesto? Non ci dormi con questo pensiero”. E cosƬ nei suoi giorni (pochi) di vacanza pedalava tra un’aula e un’altra, perchĆ© non si sa mai, e inseguiva graduatorie, organizzava le chiamate dei supplenti, ideava nuova didattica.

Nato a Lentini, lascia la moglie Simona Urso, dirigente scolastica dell’Istituto di Castiglione dei Pepoli, e la figlia Luce. Carmelo Adagio era un preside che metteva al centro la scuola, lo faceva portando avanti una idea di educazione a misura di bambino, all’aperto, con tempi lenti: l’ultima sua creazione negli anni difficili della pandemia eraĀ l’aula nel bosco. “Quando il laboratorio ĆØ a cielo aperto la didattica porta a nuove scoperte” scriveva nel raccontare la sua scuola di montagna. “L’educazione ĆØ pratica di libertĆ  e di pensiero critico”, il suo convincimento.

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Laureato in Lettere a Catania, il dottorato in Storia contemporanea alla Sapienza, autore di diversi saggi sulla storia europea del ventesimo secolo, insegnante e poi preside. Curriculum di studi, professione e passione politica coltivata dal basso, in movimenti come Attac, l’esperienza che anticipĆ² la nascita dei No Global, poi esponente dei Verdi della prima ora – ĆØ stato coordinatore cittadino del Sole che ride – infine eletto presidente del quartiere San Vitale con Cofferati sindaco. Fu tra i fondatori di Sel, candidato al Senato nel 2008 con La Sinistra L’Arcobaleno. Lo ricordaĀ Claudio Bazzocchi, compango di viaggio in sel a Bologna: “Era molto rispettoso della diversitĆ  e dove altri compagni esercitavano il sospetto e la diffidenza lui praticava l’ascolto e la pacatezza. E lo faceva sia per indole umana sia per profonda cultura, peraltro mai esibita. Ecco, di Carmelo porterĆ² con me proprio il rispetto, l’ascolto, la misura”.

Il dolore corre nelle pagine social e nei portali delle scuole che lui ha diretto o dei colleghi che hanno lavorato con lui. La reteĀ Scuole all’apertoĀ lo ricorda cosƬ: “Te ne sei andato a scuola appena riavviata, sicuramente giĆ  pieno di progetti per questo nuovo anno,Ā  anzi per i prossimi…La nostra comunitĆ  delle scuole all’aperto ĆØ davvero attonita per questa partenza cosƬ improvvisa e inaspettata. Ci sono molti luoghi a noi ancora non noti dove sicuramente condividerai,Ā come facevi con noi,Ā le tue idee perĀ una societĆ  e per una scuola piĆ¹ equeĀ e solidali…piĆ¹Ā aperteĀ in tutti i sensi. Sei stato e rimani per tutti noi un preside che accende luci anche nei momenti bui e per questo il nostro impegno rimarrĆ  quello di tenereĀ accese quelle luci. Abbiamo lavorato molto, insieme, credendo profondamente nel nostro progetto di una scuola rinnovata e piĆ¹ vicina ai desideri e ai bisogni di bambine e bambini, di una scuola piĆ¹ collaborativa, creativa e verde. Continueremo a farlo e ci sarai compagno di viaggio dalle terre inesplorate che hai raggiunto”.

ScriveĀ Angela Iodice: “Una persona speciale per me e per coloro che hanno avuto il piacere di incontrarlo lungo il proprio cammino. Buon viaggio preside ā€¦Con il suo humor , il suo sorriso e la sua conoscenza riempia coloro che conoscerĆ  lassĆ¹”.

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Il cordoglio del sindaco e dei direttori degli uffici scolastici

“Adagio ĆØ stato punto di riferimento della comunitĆ  scolastica bolognese, contraddistinguendosi per la competenza professionale, l’innata disponibilitĆ  e generositĆ , la grande sensibilitĆ  umana e la naturale ironia – il ricordo del vice direttore dell’ufficio scolastico regionaleĀ Bruno Di PalmaĀ e del provveditore di BolognaĀ Giuseppe Antonio PanzardiĀ – Profondo conoscitore ed amante delle realtĆ  montane, Carmelo Adagio ha saputo costruire nelle scuole in cui ha operato un ambiente sereno ed equilibrato, ottenendo sempre l’apprezzamento dei docenti, del personale amministrativo, dei genitori e degli alunni. Nel suo percorso professionale ha costantemente avuto la massima attenzione per i piĆ¹ deboli, per chi si ĆØ trovato in situazioni di difficoltĆ , per arginare il disagio e l’isolamento delle aree piĆ¹ svantaggiate. La sua scomparsa rappresenta una perdita enorme per la comunitĆ  scolastica”.

Il sindacoĀ Matteo LeporeĀ dedica a Carmelo Adagio qeuste parole: “Aveva una passione politica autentica che ha saputo mettere a servizio della comunitĆ  nelle diverse esperienze: di attivismo, nelle istituzioni come presidente del quartiere San Vitale negli anni di Cofferati, e nella scuola. Da dirigente scolastico ha saputo lasciare un segno indelebile nella comunitĆ , prendendosi letteralmente cura delle sue scuole della montagna, piantando semi per il futuro. In politica era capace di esprimere una leadership gentile, determinato nelle posizioni politiche ma con garbo, senza mai prevaricare gli altri, senza mai essere aggressivo. Lo ricordiamo con affetto e riconoscenza per il suo impegno, ci stringiamo attorno alla sua famiglia in questo momento di cordoglioā€.