Il calcio italiano perde uno dei dirigenti storici. Aveva 89 anni ed era malato da tempo
È morto Luciano Nizzola. Aveva 89 anni ed era malato da tempo, con lui il calcio italiano perde uno dei suoi grandi dirigenti. Nato a Saluzzo, avvocato ma con la grande passione per il calcio, è stato amministratore delegato del Torino dal 1982 al 1987, quindi presidente della Lega e nel 1997, numero uno della Figc. Una carica, quella di presidente federale, che ricoprì fino al 2000, quando non fu riconfermato nelle elezioni.
Tra le sue scelte, anche quella di due ct: prima Cesare Maldini al posto di Sacchi dopo gli Europei del 1996, quindi Zoff per gli Europei del 2000. Testimone e al tempo stesso protagonista nei cambiamenti del calcio italiano: nei periodi della sue cariche, in le pay-tv e i diritti televisivi hanno modicato completamente il sistema.
La Lega: Con lui uno dei migliori periodi
La Lega Serie A, esprimendo il proprio cordoglio, sottolinea che “sotto la sua gestione il calcio italiano ha vissuto uno dei suoi periodi migliori, in Europa e nel mondo”.
“Tutta la Lega Serie A esprime le più sentite condoglianze ai famigliari, unendosi al loro dolore per la sua scomparsa”.
Gravina: “Un galantuomo, ha segnato un’epoca”
“Il mondo del calcio saluta un dirigente galantuomo – dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina – il suo spirito di servizio e la sua disponibilità hanno segnato un’epoca. Nei diversi ruoli che ha ricoperto, si è distinto anche per l’impulso deciso che in quegli anni è stato impresso al nostro sistema”.
