Crisanti mangiapane a tradimento: nell’ospedale in cui lavora si presenta mediamente 11 giorni al mese. Fa consulenze ovunque in giro per il mondo e ha anche il coraggio di lamentarsi

Tornano a farsi tesi i rapporti tra le autorità sanitarie venete e Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia all’Università di Padova, oltre che docente di Parassitologia all’Imperiale College di Londra. Senza dimenticare le sempre frequenti apparizioni televisive, le interviste sulla pandemia di Coronavirus sui giornali e in radio… tanti impegni, troppi per l’Azienda ospedaliera di Padova con cui è scoppiato un contenzioso dopo la richiesta dello scienziato di poter svolgere un altro incarico esterno. Partiamo dall’inizio: lo scorso 25 gennaio Crisanti chiede l’autorizzazione per ricoprire un incarico esterno come consigliere di amministrazione di una società di ricerca sulla prevenzione del contagio finanziata dall’Imperial College di Londra, la Biocentis Limited. L’Università di Padova, di cui il microbiologo è dipendente, dà il via libera, l’Azienda ospedaliera si mette invece di traverso, con una serie molto semplice di obiezioni. «Nel 2021 la sua media mensile è stata di 11,8 giorni di lavoro in sede, per un totale di 142 giornate lavorative», scrive il direttore Giuseppe Dal Ben nella relazione inviata al comitato di garanzia dell’ateneo padovano, che ora deve dire l’ultima parola sul caso.

«L’attività si andrebbe a sommare ad altri ulteriori impegni extra ospedalieri, per i quali era in passato stato dato parere positivo. Non si può non sottolineare come sia davvero importante che la figura del direttore di Unità operativa complessa della Microbiologia possa assicurare l’obbligatoria presenza sul luogo di lavoro per garantire il regolare assolvimento dell’attività. Il parere negativo depositato in commissione, ampiamente motivato, è stato supportato da un’analisi attenta delle presenze e dell’orario garantito dal professor Crisanti per assolvere ai delicati compiti sanitari e di coordinamento. Ulteriori impegni potrebbero andare a scapito degli obblighi primari di cura e assistenza e anche del dovuto obbligo direzione e di indirizzo della propria Unità», spiega la nota di Dal Ben.

Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >
https://t.me/capranews

La risposta di Crisanti

Ma Crisanti non ci sta: «L’amministrazione si è opposta a un incarico gratuito, senza deleghe, previsto dalla convenzione con l’Università di Padova. Sicuramente si tratta di una ritorsione. Sono mesi che mettono in atto comportamenti intimidatori», sentenzia il professore, sicuro di avere ragione. «È uno spin-off universitario dell’Imperial College. Non si contano i ricercatori dell’Università di Padova che hanno cariche in spin-off universitari, anche con deleghe operative. Per questo sono certo di essere dalla parte della ragione e che il comitato di garanzia saprà capire le mie ragioni. Del resto, la rettrice ha già dato il suo assenso. Purtroppo basta un diniego per bloccare tutto».

Total
9
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Previous Article

Covid, anche il Corriere costretto ad ammettere che nove ricoverati su dieci sono persone vaccinate: cosa altro serve ai polli per capire che non solo non serve, ma probabilmente è anche dannoso?

Next Article

"Sono la figlia di Bud Spencer" A sei anni dalla morte del grande e indimenticato attore spunta una figlia segreta. Ha 46 anni, vive a Londra e ha chiesto clamorosamente il test del dna

Related Posts