Il governo fa le prove per un nuovo Green pass: la novità infilata nell’ultimo decreto spaventa gli italiani

Un altro passo in avanti verso la digitalizzazione delle nostre identità e dei nostri dati, compresi i più sensibili come quelli sanitari. Con la possibilità che il caro vecchio Green pass, per distacco lo strumento più detestato dagli italiani tra quelli adottati dagli ultimi governi, possa tornare presto a fare capolino. Nel ddl Concorrenza votato di recente in Senato, infatti, era presente una novità non di poco conto: le informazioni sui vaccini andranno a confluire in tempo reale nel fascicolo sanitario elettronico del cittadino, attraverso il quale sarà possibile monitorare e valutare le varie prestazioni richieste.

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Come raccontato da Giorgia Pacione Di Bello sulle pagine de La Verità, la novità introdotta nel ddl Concorrenza prevede che il fascicolo sanitario degli italiani debba essere continuamente aggiornato con i dati dei pazienti attraverso informazioni provenienti dal Sistema informativo trapianti del ministero della Salute, “che rende disponibili i dati relativi al consenso o al diniego alla donazione degli organi e dei tessuti” e delle Anagrafi vaccinali regionali che dovranno rendere disponibili i dati “sulla situazione vaccinale” del cittadino. Il tutto sempre che il Garante della Privacy, di qui a breve, non intervenga.

L’idea del governo, insomma, è quella di creare e avere sotto mano un unico contenitore dati aggiornato molto frequentemente. Il rischio, come spiegato dalla Verità, è che questo strumento possa trasformarsi nella base per nuovi, futuri obblighi, a partire da quel Green pass che formalmente è ormai finito nel dimenticatoio ma che è sempre pronto a fare capolino in caso di necessità. Potremmo essere più controllati, insomma, e in maniera ancor più soffocante che in passato.

Già nei mesi scorsi, d’altronde, il fascicolo sanitario elettronico a disposizione del governo si è arricchito di dati preziosi sui cittadini, costretti a mostrare il Green pass per entrare in palestra, andare a lavoro, prendere i mezzi, sedere in un bar o al ristorante, leggere i referti dei tamponi o scaricare i certificati vaccinali. Informazioni preziose che a breve saranno ancora più corpose. Con il rischio di altri lasciapassare virtuali pronti a pioverci in testa, accompagnati da ulteriori obblighi e restrizioni.

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